Il direttore del Museo nazionale
ungherese, Laszlo L.Simon, è stato licenziato con effetto
immediato dal ministro della Cultura, perché "ha omesso
l'osservazione delle norme giuridiche": in base alla controversa
legge sulla comunità Lgbtq+ il governo aveva impedito ai minori
di 18 anni di entrare alla mostra World press photo, ma lui non
ha rispettato gli ordini. Lo si apprende da un comunicato del
ministero, riportato dall'agenzia Mti. Il ministero aveva
vietato ai minori di 18 anni di visitare la mostra per paura che
alcune foto violassero la legge Lgbtq+ dopo la segnalazione di
una deputata dell'estrema destra, scandalizzata per alcune foto
scattate in una casa di riposo per omosessuali nelle Filippine.
Il divieto è stato interpretato come limitazione della libertà
della stampa, con manifestazioni di protesta. Il direttore del
museo, un esponente del partito governativo Fidesz, in modo
insolito, ha rifiutato di ottemperare al divieto. "Il personale
del museo non è autorizzato a controllare i documenti dei
visitatori, il divieto non è eseguibile", aveva fatto sapere su
Facebook, ringraziando ironicamente le autorità di aver fatto
"una pubblicità inaspettata" alla mostra, dove i visitatori da
giorni fanno lunghe code per entrare.
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