(ANSA) - ROMA, 08 FEB - "La crisi ucraina è al centro
dell'agenda europea e internazionale del Governo. Lavoriamo per
evitare il rischio preoccupante di una escalation militare. Essa
si aggiungerebbe alle conseguenze già pesanti - in termini
umanitari, geopolitici ed economici - di un conflitto aperto
ormai da quasi un decennio ai confini dell'Europa, a soli
duemila chilometri da Trieste. Un conflitto che dal 2014 a oggi
ha già causato 15mila vittime tra militari, combattenti e
civili; un milione e mezzo di rifugiati interni all'Ucraina, e
500mila in Russia". Lo ha detto il Ministro degli Esteri Luigi
Di Maio, alle commissioni congiunte Esteri e Difesa.
"La Nato non può certamente rinunciare al principio della
'Porta aperta' e agli impegni verso Kiev e Tbilisi assunti nel
2008 al Vertice di Bucarest, che consentono l'entrata
dell'Ucraina e della Georgia in un momento futuro. Sappiamo
tuttavia che questa è una 'linea rossa' per Mosca", ha affermato
il ministro. "D'altro canto è ancora incompleto - ha aggiunto -
il percorso di riforme interne che Kiev dovrà attuare per
avvicinarsi agli standard Nato". (ANSA).
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