(ANSA) - BOLZANO, 24 GEN - Nella ricorrenza del Giorno del
Ricordo della Shoah, l'Istituto Italiano di Cultura di Vienna
ospita il convegno dal titolo "Vienna-Trieste-Shanghai. Un
viaggio della Memoria", che si terrà il 25 gennaio a partire
dalle ore 10. Con il convegno, l'ambasciata intende rievocare la
vicenda di come circa 15 mila ebrei, soprattutto viennesi, si
sono salvati dallo sterminio nazista rifugiandosi in Cina
attraverso l'Italia. Imbarcandosi cioè a Trieste e Genova su
navi del Lloyd Triestino per Shanghai, nonostante fossero già in
vigore anche in Italia le leggi razziali. Le concessioni
internazionali di Shanghai erano allora l'unico porto al mondo
che consentiva l'accesso senza visto ed il Lloyd Triestino
garantiva il collegamento di linea con i suoi celebri
transatlantici. Nonostante la Cina fosse in guerra con il
Giappone, Shanghai era considerata la "perla d'Oriente" e vi
viveva già una piccola, ma influente, comunità sefardita che
prestò assistenza ai rifugiati in arrivo dall'Europa. Nel 1943 i
giapponesi confinarono i rifugiati ebrei in un'area cittadina
che divenne, di fatto, l'ultimo ghetto della storia. La vicenda
ebbe comunque un lieto fine poiché nessuno dei rifugiati ebrei
di Shanghai perse la vita. Dopo la guerra alcuni tornarono in
Austria, molti emigrarono in Israele ed altri negli Stati Uniti.
Ben diversa fu invece la sorte degli ebrei italiani in Cina dopo
l'8 settembre 1943. Il programma prevede: un saluto introduttivo
di Fabrizio Iurlano (direttore Istituto di Cultura); un saluto
di Ariel Muzicant (presidente onorario Comunità Ebraica Vienna e
vicepresidente del Congresso Ebraico Europeo); un invernato
dell'ambasciatore Stefano Beltrame (che dal 2014 al 2018 è stato
Console Generale a Shanghai); interverranno il prof. Maurizio
Eliseo di Trieste (CEO Thalia Marine Services) e il prof.
Clemens Jabloner (docente di teoria legale presso l'Università
di Vienna, ex vice cancelliere federale e discendente di
rifugiati ebraici di Shanghai). (ANSA).
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