"L'idea di ritornare ai permessi
non è accettabile. Sono determinata a difendere l'accordo" tra
Ue e Ucraina per il trasporto delle merci su strada, "continuerò
a spiegarne i vantaggi sia per il mercato dell'Unione sia per i
mercati di Ucraina e Moldavia". Lo ha detto la commissaria
europea ai Trasporti, Adina Valean, in merito alla richiesta del
vice ministro polacco per le Infrastrutture, Rafał Weber, di
ripristinare il sistema di permessi che vigeva prima dell'intesa
siglata tra Bruxelles e Kiev all'indomani dell'invasione russa
dell'Ucraina.
La Commissione europea ha lavorato con le autorità polacche e
ucraine "per pervenire a una soluzione praticabile nell'ambito
del quadro giuridico in vigore" individuando "tredici misure"
che possono essere "attuate rapidamente" per "affrontare le
preoccupazioni ragionevoli espresse da chi lamenta la
situazione", ha spiegato Valean, insistendo sulla necessità di
"continuare ad esercitare pressione sul governo in Polonia
perché è inaccettabile che se ne lavi le mani".
"La situazione potrebbe avere degli effetti anche sugli accordi
commerciali, quindi la Commissione ha motivi validi per avviare
una procedura d'infrazione" contro Varsavia, ha ribadito la
commissaria, aprendo tuttavia alla possibilità di convocare un
comitato congiunto, come chiesto da Weber, per discutere dei
temi correlati all'accordo. "Preferirei - ha aggiunto - che il
comitato fosse convocato dopo aver risolto la situazione critica
alla frontiera".
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