BRUXELLES - I fondi Ue all'Ucraina "non sono adeguatamente monitorati e controllati", in particolare gli eurodeputati sono preoccupati per "il picco di irregolarità che riguardano lo strumento di assistenza pre-adesione". Questo è quanto emerge dalla relazione annuale antifrode approvata dalla commissione per il controllo dei bilanci dell'Eurocamera. Nel testo, passato lunedì con 17 voti a favore, nessuno contrario e 2 astensioni, la commissione dell'Eurocamera sottolinea che uno dei grandi rischi per gli interessi finanziari dell'Ue è rappresentato dal "nepotismo nell'acquisizione dei fondi comunitari".
Nel testo gli eurodeputati lanciano inoltre un allarme sulle intenzioni di Bruxelles di erogare i 6,3 miliardi di euro sospesi dalla Recovery and Resilience Facility (Rff) all'Ungheria in cambio dell'approvazione degli aiuti all'Ucraina. "I fondi sospesi dovranno essere rilasciati all'Ungheria solo se le misure correttive adottate dal governo ungherese si saranno dimostrate efficaci nella pratica", afferma il testo licenziato dalla commissione Contabilità. Per quel che riguarda la Polonia, infine, gli eurodeputati ribadiscono le preoccupazioni per le constatazioni sulle gravi carenze nel settore giudiziario e dei media e chiedono alla Commissione Ue di sbloccare i fondi dal Recovery a Varsavia solo una volta che tutte le richieste relative al rispetto dello stato di diritto saranno state soddisfatte.
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