"Hamas ha davanti a sé una proposta straordinariamente generosa da parte di Israele. E in questo momento, l'unica cosa che si frappone tra il popolo di Gaza e un cessate il fuoco è Hamas. Devono decidere e devono decidere in fretta. Spero che prenderanno la decisione giusta, possiamo avere un cambiamento fondamentale nella dinamica", ha detto, ieri, intervenendo all'incontro del World Economic Forum in Arabia Saudita, il segretario di Stato americano, Antony Blinken. L'Occidente, con Usa e Gran Bretagna in testa, e diversi Stati arabi premono sulla fazione islamica perché accetti le richieste di Israele per poter raggiungere un accordo per lo scambio di prigionieri: l'intesa dovrebbe prevedere 40 giorni di tregua, il rilascio di "potenzialmente migliaia" di detenuti palestinesi dalle carceri israeliane e il ritorno degli sfollati al nord di Gaza, in cambio della liberazione di almeno 33 ostaggi israeliani (le donne, i feriti e gli anziani ancora nelle mani di Hamas).
Un cessate il fuoco temporaneo comporterebbe il rinvio della temuta operazione di terra dell'Idf a Rafah, nel sud della Striscia, dove lo Stato ebraico ritiene siano nascosti gli ostaggi e gli ultimi leader dell'organizzazione terroristica, e che intanto continua a colpire con raid aerei. (ANSAmed).
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