Maggiori investimenti in porti e
reti e più sostegno pubblico alla catena del valore dell'eolico
e dell'idrogeno. Lo chiedono cento grandi aziende europee ai
nove capi di Stato che oggi a Ostenda firmeranno una
dichiarazione congiunta per fare del Mare del Nord la più grande
centrale energetica d'Europa entro il 2050. "Sono necessari
nuovi importanti investimenti nella capacità produttiva e nelle
infrastrutture chiave come reti e porti", è l'appello delle
cento aziende, e "per avviare gli investimenti dove i colli di
bottiglia della catena di approvvigionamento sono più acuti, è
necessario il sostegno pubblico, compreso il sostegno
finanziario". La dichiarazione sarà sottoscritta dai leader di
Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Francia, Regno Unito,
Irlanda, Norvegia e Lussemburgo e dalla presidente della
Commissione europea Ursula von der Leyen.
L'Unione europea lancia la sua alleanza energetica con la
Norvegia. "Un mese fa abbiamo annunciato che stavamo lavorando a
questa alleanza, ora abbiamo raggiunto" l'accordo, "stiamo
aprendo una nuova era di cooperazione privilegiata", ha
annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von
der Leyen, durante un punto stampa con il premier norvegese
Jonas Gahr Store. Si tratta di "un nuovo capitolo verde di una
già fruttuosa cooperazione energetica. Dalle energie rinnovabili
alle materie prime critiche, l'Ue e la Norvegia stanno ora
lavorando insieme verso le emissioni zero'", ha evidenziato von
der Leyen.
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