Il presidente serbo Aleksandar
Vucic ha detto che proporrà al nuovo governo l'introduzione
della pena di morte per i responsabili di delitti efferati, come
la recente uccisione della piccola Danka di soli due anni o la
strage dello scorso anno alla scuola di Belgrado. In una
intervista televisiva, il presidente ha detto di ritenere che
anche una condanna a 40 anni di reclusione non sia adeguata per
un crimine come l'uccisione di una bambina di due anni, una
vicenda che ha suscitato grande emozione e sdegno in tutto il
Paese. Tra meno di un mese ricorrerà il primo anniversario della
strage nella scuola di Belgrado, dove il 3 maggio scorso un
ragazzo di 13 anni, sparando con la pistola del padre, uccise
nove allievi suoi coetanei e un addetto alla sorveglianza,
ferendo numerose altre persone.
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