Si è ufficialmente conclusa oggi
la missione della Brigata Alpina Julia in Ungheria, con il
passaggio di consegne ai parà della Folgore durante una solenne
cerimonia all'interno di 'Camp Croft', a Veszprem (Ungheria). La
Julia era schierata da sei mesi nella base militare di 'Camp
Croft', al comando del contingente italiano nell'ambito della
missione Nato "eVA-enhanced Vigilance Activity".
La missione di vigilanza eVA è un'operazione di deterrenza
lanciata dall'Alleanza atlantica come risposta a potenziali
minacce all'integrità degli spazi euro-atlantici, nell'ambito
dell'impegno rafforzato Nato alla luce dell'aggressione russa
all'Ucraina. Sempre su questo fronte, l'Alleanza ha istituito
quattro nuovi gruppi tattici multinazionali che si aggiungono ai
quattro già esistenti nelle repubbliche baltiche (Lettonia,
Polonia, Estonia e Lituania), guidato dalle forze dei Paesi
ospitanti (Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia).
Dopo aver rilevato il comando nel febbraio scorso, gli Alpini
friulani hanno guidato il contingente italiano inserito
all'interno del 'battle group' costituito oltre che dall'Italia,
anche da Croazia, Stati Uniti e Ungheria. Nel corso di questi
mesi i reparti della Julia hanno condotto numerose attività di
esercitazione, tra cui la 'Brave Warrior' che ha visto schierati
oltre mille uomini e più di 300 mezzi, la 'Ardent Ground' e la
'JTAC week'.
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