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Sefcovic: "Completare e attuare il Green Deal, avanti con il dialogo e la semplificazione"

Sefcovic: "Completare e attuare il Green Deal, avanti con il dialogo e la semplificazione"

Hoekstra Commissario al clima si prepara a convincere il Pe

01 settembre 2023, 16:01

Redazione ANSA

ANSACheck

Il vicepresidente della Commissione europea con delega al Green Deal Maros Sefcovic © ANSA/EPA

Inizia la fase due del Green Deal, quella della “attuazione”, parole d'ordine “semplificazione”, e “dialogo con cittadini e industria”.  È lo scenario tratteggiato da Maros Sefcovic, dal 22 agosto coordinatore del Patto Verde Ue al posto del dimissionario Frans Timmermans. Con un nuovo Commissario designato al clima, Wopke Hoekstra, sul quale la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen punta soprattutto perché da ex ministro degli esteri può rafforzare la “dimensione esterna” delle politiche climatiche Ue, a partire dalla COP 28 di Dubai.

“Non diluiremo la nostra ambizione”, ha assicurato Sefcovic parlando a un gruppo di giornalisti delle agenzie di stampa europee, ANSA per l’Italia. Nel colloquio, lo slovacco ha confermato la necessità di completare l'iter degli atti legislativi ancora in sospeso e ha insistito sulla necessità di semplificare l’accesso a “tutti gli strumenti a livello Ue e nazionale” che possono essere usati a sostegno della transizione ecologica. Già coordinatore della Conferenza sul futuro dell’Europa e ispiratore dell’Alleanza industriale sulle batterie, Sefcovic ha battuto molto sul bisogno di “comunicare meglio” e “dialogare con cittadini e imprese”.

La nuova fase del Green Deal “sarà impegnativa” e “partirà in ottobre”, prevede il vicepresidente della Commissione, sempre che non ci siano intoppi nelle audizioni di Hoekstra all’Eurocamera. I dubbi di alcuni gruppi politici riguardano le sue posizioni rigoriste – da ministro è stato uno dei più fieri avversari del Next Generation EU – e dal fatto che fa parte del Ppe. Le tossine dello scontro all’ultimo voto sulla legge per il ripristino della natura sono difficili da smaltire. Gli S&D temono il “sabotaggio” dei dossier aperti. E il presidente della commissione Ambiente Pascal Canfin (Renew) ha dichiarato che gli eurodeputati non faranno sconti e che Hoekstra non deve dare il via libera per scontato. Per la Sinistra, Hoesktra semplicemente “non è adatto”, e anche i Verdi sono critici. I Popolari, ovviamente, sono pronti a sostenerlo.

Per la presidente della Commissione europea von der Leyen, il candidato dell’Aja alla successione di Timmermans “ha le competenze per il ruolo”, ha “mostrato grande motivazione” e assicurato il suo “impegno nel continuare una politica climatica ambiziosa”. Dopo il colloquio con Hoekstra, von der Leyen ne ha evidenziato l’esperienza politica in patria che “sarà una risorsa forte per la diplomazia climatica europea in vista della COP28 e per il finanziamento del clima, nonché per l'attuazione di strumenti legislativi legati al clima”. Per entrare nei dettagli, si attende la consueta lettera ufficiale con cui von der Leyen assegnerà le mansioni del nuovo Commissario. Nell'attesa, fonti parlamentari fanno notare che, nonostante i timori di “sabotaggio”, le riforme sul clima (il FitFor55) sono già in cassaforte, e Hoekstra non sarà coinvolto nei dossier del Green Deal che restano aperti, cioè quelli che stanno creando più lacerazioni.

Solo Sefcovic, di area socialista, li seguirà tutti. Sull’energia, per esempio l’efficienza degli edifici, la responsabile è Kadri Simson. Sui regolamenti su natura, emissioni industriali e imballaggi il secondo di Sefcovic è il Commissario all'Ambiente Virginjus Sinkevicius. Sui pesticidi è la Commissaria alla salute, Stella Kyriakides. Se le preoccupazioni su un Hoekstra in veste di guastatore appaiono esagerate, la sua esperienza come ministro degli esteri del governo olandese è invece rilevante per la COP. Ed è su questa che scommette von der Leyen per convincere anche i più scettici.

 

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