Adattare le politiche di efficienza energetica alle dimensioni e all'attività delle aziende target. E’ una delle raccomandazioni del progetto Leap4Sme, che ha tenuto l’incontro conclusivo all’Europarlamento. Tra le altre conclusioni del progetto finanziato dal programma Ue per la ricerca Horizon 2020, l'importanza della collaborazione e della condivisione delle conoscenze tra le Pmi e di audit energetici di alta qualità, possibilmente certificati. "Per garantire valutazioni accurate e misure efficaci di risparmio - si legge in una nota di presentazione dei risultati - è essenziale una catena di fornitura certificata di revisori e consulenti energetici".
L'evento è stato ospitato dall’eurodeputata del Pd, e vicepresidente della commissione Industria, Patrizia Toia, che aprendo i lavori ha sottolineato come “per raggiungere l'obiettivo della neutralità nel 2050, sia necessario l'aiuto di tutti, di molti più programmi economici e di più pianificazione". Ma soprattutto, "abbiamo bisogno di valori, comunità, famiglie e motivazione ed è proprio qui che le Pmi possono svolgere il loro ruolo”, ha concluso.
All’evento, a cui ha partecipato anche Ilaria Bertini, Direttore del Dipartimento per l'Efficienza Energetica dell’Enea, sono state presentate acune raccomandazioni per i legislatori e le aziende, per aiutare le Pmi ad abbracciare l'efficienza energetica e allinearsi al movimento globale verso la sostenibilità.
Stando a uno studio realizzato nell'ambito di Leap4Sme, infatti, “i consumatori sono sempre più consapevoli dell'impatto ambientale dei prodotti e dei servizi che scelgono e le aziende che dimostrano un impegno per la sostenibilità hanno maggiori probabilità di attrarre clienti attenti all'ambiente”. "Implementando pratiche di efficienza energetica, dunque, le Pmi avranno l’opportunità di “migliorare la reputazione del proprio marchio e differenziarsi dalla concorrenza e attingere a un mercato in crescita”, sottolinea la ricerca.
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