Per coniugare competitività dell’economia e lotta ai cambiamenti climatici serve una governance europea più forte sostenuta da risorse finanziarie. E’ il parere del direttore del Bruegel Jeromin Zettelmeyer, messa nero su bianco nella presentazione del volume curato dall'influente think tank europeo sulla “Nuova rivoluzione industriale europea”, che include contributi di diciotto economisti di primo piano, come il professore di Harvard e critico precoce degli eccessi della globalizzazione Dani Rodrik, e l’ex ministro del Venezuela tra i pionieri dell’economia della complessità Ricardo Hausmann.
Il volume, scaricabile gratuitamente, è stato prodotto con il sostegno finanziario della Fondazione europea per il clima, e gli autori propongono modi per attuare una politica industriale sostenibile riducendo al minimo le distorsioni. Tra gli autori “non c'è accordo - gli economisti non sono mai completamente d'accordo”, scrive Zettelmeyer nella prefazione. “Ma – prosegue – le idee, i principi ei compromessi articolati in questo volume ci consentono di restringere l'insieme delle politiche che l'Ue dovrebbe prendere in considerazione, contribuendo nel contempo a evitare errori”.
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