Nell'intesa raggiunta sul pacchetto clima, i ministri Ue dell'Ambiente hanno dato il via libera alla proposta della Commissione europea di creare un nuovo mercato della CO2 (anche noto come Ets bis) per i trasporti su gomma e il riscaldamento degli edifici. Secondo i ministri, tuttavia, il sistema dovrebbe partire nel 2027, un anno dopo rispetto a quanto previsto dall’Esecutivo Ue. Le disposizioni fanno parte dell'orientamento generale sulla riforma dell'Ets.
Il testo adottato sul Fondo sociale per il clima, collegato all’Ets bis, prevede quindi che i finanziamenti partano un anno dopo, con 59 miliardi a disposizione degli Stati fino al 2032, per aiutare cittadini e imprese ad affrontare il costo della transizione energetica. La Commissione europea aveva proposto 72,2 miliardi in sette anni (2025-32), da finanziare dal bilancio Ue.
I ministri non hanno modificato i criteri per la distribuzione dei fondi, che diminuiscono per tutti i Paesi. La Polonia resta di gran lunga il maggior beneficiario con oltre 10 miliardi di euro (12,7 nella proposta della Commissione), seguito da Francia (6,6 miliardi invece di 8,1) e Italia (6,4mld invece di 7,8 miliardi). Solo il 35% potrà essere usato per trasferimenti diretti in regime temporaneo a cittadini e imprese, gli Stati dovranno utilizzare il resto per interventi infrastrutturali per l’efficienza energetica. L'accordo tra Paesi prevede che il Fondo sia fuori dal bilancio Ue.
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