Così l'europarlamentare della Lega e coordinatore Id in commissione Industria, Paolo Borchia.
"La politica europea decide autonomamente di contribuire a rendere non competitive le aziende automotive europee contro i competitor americani e asiatici, mettendo la parola fine all'indotto che ancora strenuamente resisteva alla durissima competizione globale. La transizione, con i suoi tempi e le tecnologie che emergono, deve essere determinata dal mercato, imperfetto ma meno penalizzante per cittadini e imprese delle scelte poco sagge e per nulla lungimiranti di Bruxelles", prosegue l'eurodeputato.
"Con un problema così grande come l'approvvigionamento delle materie prime, la prima soluzione deve essere eliminare qualsiasi ulteriore elemento che porti difficoltà, partendo dal rivedere le date di applicazione dei divieti per i motori termici e ibridi", conclude Borchia.
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