BRUXELLES - "I droni iraniani che hanno attaccato Israele sono gli stessi droni che attaccano l'Ucraina tutti i giorni: se gli stessi alleati sono in grado di abbatterli là, forse sono in grado di abbatterli anche in Ucraina". Lo dice la premier estone Kaja Kallas nel corso di un incontro con la stampa europea prima del vertice straordinario dei leader Ue. "Questo mostra che possiamo cooperare, abbiamo le capacità per farlo. Peraltro i droni e i missili russi attraversano lo spazio aereo di alcuni alleati vicini dell'Ucraina. Non dobbiamo trattare le due cose separatamente, fanno parte dello stesso quadro e il risultato è incoraggiare la Russia", ha aggiunto.
"Viviamo una fase storica e dobbiamo imparare dalla storia, pensiamo al 1937, quando l'Italia invase l'Abissinia, la Germania rimilitarizzò la Renania, la guerra civile in Spagna, la guerra del Giappone in Cina, tutti eventi giudicati in modo separato senza che andassero a comporre un quadro completo e oggi non dobbiamo commettere lo stesso errore", ha proseguito Kallas. "I conflitti di oggi sono infatti connessi tra loro e originano dalla nostra risposta troppo debole in Ucraina, gli aggressori hanno dunque preso forza", ha aggiunto.
"Dobbiamo agire ora, dobbiamo fare di più, siamo tutti sulla stessa barca: chi ha più munizioni vincerà la guerra", ha sottolineato. "Mi appello ai leader di quei Paesi che hanno ancora equipaggiamento da dare, sappiamo che ci sono, Paesi che hanno capacità di difesa aerea e non sono sotto attacco, dateli all'Ucraina".
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