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Ariete, vado a Sanremo grazie a svolta data da Amadeus

"E' un festival dove c'è spazio per me, per Grignani, per Oxa"

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Fino a qualche anno fa, neanche tanti, un'artista come Ariete - giovane cantautrice che si muove nell'indie pop, diventando rappresentante del cosiddetto "Bedroom pop" dalle atmosfere rarefatte - non avrebbe mai trovato spazio o motivazioni per essere al festival di Sanremo.
    Le cose oggi sono cambiate e Ariete, come Mara Sattei, Lazza, Tananai - solo per citarne alcuni - hanno pieno diritto di sedere lì, al tavolo dei grandi.
    "Probabilmente qualche tempo fa non avrei partecipato - racconta la diretta interessata che all'Ariston arriva con il brano Mare di guai, scritto in collaborazione con Calcutta -, ma la svolta che ha dato Amadeus è stata molto importante: ha capito come gira la musica, ma allo stesso tempo non disdegna quella che c'è stata fino al 2010. E' un festival dove se ci sono io, ci può essere anche Gianluca Grignani, e se c'è Grignani ci può essere anche Anna Oxa, e poi Tananai. Insomma è un festival omogeneo, dove c'è spazio per tutti e la presenza di uno non esclude l'altro: è così che a me piace vivere la musica.
    Inserire i giovani, comunque, è il jolly più grande".
    Una spinta a partecipare, Arianna Del Giaccio (il suo vero nome all'anagrafe), 20enne di Anzio, sul litorale romano, due ep e un album all'attivo, oltre che dalla voglia di "imparare e mettermi in gioco", l'ha avuta anche dai suoi coetanei.
    "Sangiovanni, in gara l'anno scorso, mi ha detto: 'vai, è divertente'. Come anche Rkomi. E allora, mi sono buttata". Ma Sanremo non è una cosa che si prende alla leggera, e Ariete lo sa. "Mi sto preparando tantissimo a livello tecnico. Perché lì vai per cantare, non per fare altro. Devi essere preparato, se ci vai con il piede sbagliato fai prima a non andarci per niente. Credo che alla base del mio lavoro ci debba essere la curiosità e la voglia di mettersi in gioco". (ANSA).
   

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