(ANSA) - DUBAI, 23 MAR - "Oggi abbiamo l'opportunità di
condividere le nostre esperienze con i nostri partner
nell'Oceano Indiano rappresentati da Iora, agendo come
costruttori di ponti tra Mediterraneo e Oceano Indiano, uno
degli spazi marittimi più importanti del mondo e primario per
l'Italia. E faremo del nostro meglio per rinforzare la
cooperazione tra queste due regioni". Lo ha dichiarato il
sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, in un messaggio
video per il forum "Two oceans, one challenge" organizzato al
Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai. Con l'evento, il
Padiglione ha ospitato il primo incontro tra dell'Unione per il
Mediterraneo (UpM) e dell'Indian Ocean Rim Association Iora
(Associazione rivierasca dell'Oceano Indiano) per discutere di
soluzioni sui temi della gestione sostenibile dell'acqua e del
futuro dello shipping.
"L'Oceano Indiano e il Mare Mediterraneo stanno affrontando
sfide simili per l'impatto del cambiamento climatico, compreso
l'innalzamento del livello dei mari e altri fenomeni estremi. In
aggiunta, il settore shipping sta vivendo la necessità urgente
per la sostenibilità, che richiederà grandi aggiustamenti da
parte di tutti gli stakeholder. L'Italia, con più di 8 mila
chilometri di coste, ha acquisito conoscenze specifiche su
questo tema e ha sviluppato soluzioni innovative che ci hanno
portato a diventare un partner Iora", ha detto Di Stefano. "La
minaccia posta dal cambiamento climatico è globale e ha bisogno
di una risposta globale che dipende dalla nostra capacità di
sviluppare forme di multilateralismo più efficaci. Questo è al
centro della politica estera dell'Italia, per questo abbiamo a
cuore partecipazione italiana a Iora così come la nostra
partecipazione all'Unione per il Mediterraneo", ha sottolineato.
"L'Italia guarda a est con grande interesse" e la regione
dell'indo-pacifico "sta prendendo il centro degli affari
internazionali. La regione ospita le economie che crescono più
velocemente al mondo" ma "allo stesso tempo, ci sono sviluppi
preoccupanti nell'area" come "le crescenti tensioni nel
commercio e nelle catene di approvvigionamento e una
competizione a livello politico e di sicurezza. Mentre la
pandemia ha esacerbato le tendenze esistenti, lo scenario è
stato ulteriormente complicato dalle interruzioni de-facto delle
catene logistiche che riguardano i Paesi in guerra nel cuore
dell'Europa, che determina l'inaccessibilità del Mar Nero dalle
rotte economiche mondiali", ha spiegato il sottosegretario.
"Consideriamo il multilateralismo regionale una chiave in queste
questioni e crediamo che le nostre partnership con Iora e altre
organizzazioni rappresentino piattaforme ideali per la
costruzione di capacità regionale su molte aree, dalla
prosperità alla transizione verde, gestione degli oceani e
sicurezza". (ANSA).