(ANSA) - ROMA, 14 MAR - In risposta ad una richiesta di aiuto
giunta da Leopoli, il Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir)
e Save the Children hanno organizzato un trasferimento in
sicurezza al confine polacco con l'Ucraina in Italia: 21 bambini
e adolescenti non accompagnati - giunti in Italia con la
direttrice dell'Istituto dove si trovavano nei pressi di Kiev -
e altri 42 bambini con le loro mamme, per un totale di 92
persone
I 21 bambini non accompagnati sono oggi accolti dall'Istituto
degli Innocenti, in collaborazione con il Comune e la Prefettura
di Firenze, la Regione Toscana, il Tribunale dei Minori. I
nuclei delle mamme con i bambini sono stati accolti a Roma nella
rete predisposta dalla Protezione Civile della Regione Lazio con
la collaborazione della Asl Rm2.
Save the Children Italia ha inviato al confine polacco due
pullman equipaggiati con i beni di prima necessità per
consentire ai bambini e alle famiglie di affrontare il viaggio.
A bordo dei due pullman, un team di Save the Children
specializzato nella protezione minori, oltre a un pediatra e due
interpreti ucraini volontari, hanno fornito il necessario
supporto ai bambini e alle famiglie nel lungo viaggio fino
all'approdo in Italia. L'operazione è stata predisposta in
stretto coordinamento con il Dipartimento nazionale della
Protezione Civile, i ministeri competenti e le ambasciate.
L'arrivo in Italia è stato coordinato con le istituzioni locali
di Trieste, la frontiera da cui i pullman hanno fatto ingresso
in Italia. Della realizzazione di tale operazione, infine, sono
state informate le competenti autorità consolari ucraine.
I bambini e le famiglie soccorse avevano già affrontato un lungo
viaggio per raggiungere prima Leopoli e poi attraversare il
confine con la Polonia, dove già più di 1 milione e 500 mila
profughi del conflitto, per la metà bambini, sono fuggiti per
mettersi in salvo dai combattimenti che hanno sconvolto il paese
e le loro vite. Nel corso dell'operazione di trasferimento, il
team di Save the Children, in collaborazione con il CIR, ha
potuto realizzare una prima valutazione delle condizioni dei
bambini e degli adolescenti, tra i 3 e i 17 anni, che
viaggiavano senza genitori, e delle loro specifiche
vulnerabilità. Tutte queste informazioni sono state condivise
con l'Assessorato all'Educazione e al Welfare del Comune di
Firenze e con il Tribunale dei minori, per definire un progetto
personalizzato di accoglienza.
I nuclei familiari, composti da mamme con due o tre bambini tra
i 3 e i 15 anni, sono state invece accolte a Roma nell'ambito
della rete di accoglienza predisposta dalla Protezione Civile
del Lazio. Questi bambini e le loro mamme si trovavano in
condizioni di particolare vulnerabilità a Leopoli e sono stati
segnalati e sostenuti al fine di permettere anche il loro arrivo
in totale sicurezza.
Le bambine e i bambini che vivono senza i genitori, quasi
100.000 in Ucraina secondo le stime, - sostiene Save The
Children - sono tra i più vulnerabili nelle guerre e rischiano,
più degli altri, di non avere vie di fuga protette dai luoghi di
conflitto e ai confini. L'Ucraina ha un alto tasso di minori
affidati alle istituzioni (1,3%). Molti di questi bambini sono
oggi a rischio di divenire vittime dirette di un conflitto che
non risparmia nemmeno scuole e orfanatrofi, o di cadere in
circuiti di sfruttamento. (ANSA).