(ANSA) - ROMA, 24 DIC - Il declino cognitivo grave tra gli
over-65 negli Stati Uniti si è ridotto negli ultimi 10 anni,
passando dal 12,2% del 2008 al 10% del 2017. Un calo relativo
del 18,3%. È questo il risultato principale di uno studio
condotto da ricercatori della University of Toronto, in Canada,
e pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, che attribuisce
parte del merito all'aumento del livello di istruzione della
popolazione.
"Siamo rimasti sbalorditi nel vedere un calo così drastico in
un periodo di tempo così breve", ha affermato il primo
firmatario dello studio Esme Fuller-Thomson. "Questo calo della
prevalenza di problemi cognitivi ha ricadute benefiche per gli
anziani, le loro famiglie, gli operatori sanitari, il sistema
sanitario e l'intera economia degli Stati Uniti", ha aggiunto.
Lo studio ha analizzato una serie storica di indagini
nazionali effettuate negli Stati Uniti tra il 2008 e il 2017 che
ha complessivamente coinvolto di oltre 5 milioni e mezzo di
ultrasessanatcinquenni americani. Oltre a rilevare un calo
assoluto di 2,2 punti percentuali, i ricercatori hanno scoperto
che a trarre i maggiori benefici sono state le donne (con una
riduzione relativa del 23% dei tassi di declino cognitivo).
Ulteriori analisi hanno indicato che il 60% del miglioramento
della salute cognitiva osservata tra il 2008 e il 2017 era da
attribuibile a differenze generazionali nel livello di
istruzione. "Sembra che le crescenti opportunità educative
offerte nei decenni passati continuino a dare i loro frutti più
di mezzo secolo dopo", ha afferma la co-autrice dello studio
Katherine Ahlin. (ANSA).
