Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Acqua, ordinanza vieta uso a Massa. Comitati 'Diteci perchè'

Sindaco ha firmato dopo esami che rilevano batteri vegetali

Redazione ANSA MASSA (MASSA CARRARA)

(ANSA) - MASSA (MASSA CARRARA), 12 FEB - Apprensione a Massa (Massa Carrara) dopo la pubblicazione di un'ordinanza del sindaco Francesco Persiani che vieta l'utilizzo dell'acqua dei rubinetti per circa metà della popolazione, a causa di "valori alterati" nelle ultime analisi effettuate dalla Asl. Il 'Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione' chiede spiegazioni, un accesso agli atti immediato e "perché mai i cittadini dovrebbero pagare con i propri soldi un ulteriore laboratorio di analisi in cui Gaia (gestore del servizio idrico) controlla se stessa per arrivare ad erogare alla popolazione un'acqua inquinata da batteri". Nell'ordinanza del sindaco firmata ieri si vieta "l'utilizzo dell'acqua fornita dall'acquedotto, se non previa bollitura per almeno 15 minuti, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza eseguite da Gaia spa". Il gestore unico Gaia ha spiegato che "le analisi della Usl hanno individuato nell'acqua un parametro batteriologico alterato, il clostridium perfigens (batterio di provenienza vegetale) che per legge non richiederebbe l'emissione di ordinanza di non potabilità" e che "applicando il principio di massima precauzione la Usl ha richiesto al comune l'emissione dell'ordinanza, anche se questa non è prevista dalla normativa". Gaia rassicura che "si sta procedendo a nuove analisi" e che "i propri impianti di potabilizzazione sono correttamente funzionanti". (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA