(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Cinquantadue partner di 5 regioni
diverse saranno impegnati nei prossimi tre anni nel promuovere
una scuola e un territorio equi e accessibili a tutti. Lo
faranno attraverso strumenti differenti: tecnologie, competenze
professionali degli insegnanti e degli educatori,
rappresentazione pubblica e mediatica della fragilità,
orientamento formativo e professionale. Si tratta del progetto
"Inclusi. Dalla scuola alla vita, andata e ritorno", selezionato
e finanziato (con 1.223.500 €) da 'Con i Bambini' nell'ambito
del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile,
promosso dal consorzio Consolida di Trento insieme ad altri 52
partner di 5 regioni: Trentino-Alto Adige, Lombardia, Marche,
Campania, Lazio.
"Il titolo Inclusi - racconta Francesca Gennai, vicepresidente
del consorzio - esplicita chiaramente l'obiettivo del progetto,
mentre il sottotitolo, dalla scuola alla vita, andata e ritorno,
ne focalizza non solo il perimetro d'azione, ma anche
l'approccio culturale e metodologico che è quello di considerare
l'inclusione, come l'educazione, una responsabilità che non può
essere delegata esclusivamente alla scuola perché è di tutti. Se
la scuola, infatti, è centro pulsante di vita sociale dove,
spesso per la prima volta, e comunque per molti anni i percorsi
individuali si incrociano e intrecciano in una dimensione
collettiva, dall'altro non c'è - non ci può né ci deve essere -
un netto 'dentro e fuori' la scuola".
"Il ruolo degli insegnanti, dei dirigenti e di tutto il
personale nel sostegno e accompagnamento dei percorsi di vita di
bambini e ragazzi - aggiunge Gennai - si costruisce e realizza,
infatti, in relazione alle famiglie e al territorio con tutte le
altre agenzie educative che lo abitano. In questa visione
olistica della scuola come comunità nella comunità il progetto
Inclusi vuole promuovere, sia culturalmente sia attraverso la
costruzione di specifici strumenti educativi e didattici,
l'accessibilità a una formazione di qualità per tutti e una
reale e autentica inclusione dei bambini e dei ragazzi con
disabilità che della 'comunità scuola' e della comunità in
generale fanno parte. Lo farà guardando alle molteplici
dimensioni che compongono queste vite e quelle dei loro compagni
- le relazioni, il benessere, lo sport, la cultura, il futuro
lavorativo - e agendo in direzioni differenti ma integrate:
tecnologia, competenze professionali degli insegnanti ed
educatori, rappresentazione della fragilità, orientamento".
Le molteplici direzioni del progetto. spiegano i promotori,
sono possibili grazie alla pluralità e diversità per competenze,
forma organizzativa e contesto territoriale dei partner tra i
quali molte scuole, ma anche numerosi attori del Terzo Settore:
dalle Fondazioni (come la Ca' Foscari e H-Farm) ai consorzi
(tra cui Gruppo Cooperativo CGM) e alle cooperative sociali,
fino alle associazioni come Ledha e Anffas nazionale. (ANSA).