Luogo - Museo

Museo della Ceramica del Borgo Castello

Luogo: Via Castello snc, Calitri (Avellino)
Come si evince dall’incisione pubblicata dal Pacichelli nel celeberrimo "Il Regno di Napoli in prospettiva" (1703), prima del violentissimo terremoto dell’8 settembre 1694 che lo distrusse completamente, il castello di Calitri era un’imponente costruzione con quattro grosse torri angolari, contrafforti ed altre opere di fortificazione. Sempre dall’incisione si evince come l’accesso principale fosse posto sul versante sud-est di una delle colline che dominavano le valli dell’Ofanto e del Cortino. Tutta la facciata nord, articolata in due massicce cortine murarie emergenti, era costruita sul costone a picco di arenarie stratificate di oltre settanta metri di altezza. Una descrizione dettagliata dell’edificio fortificato del 1691 parla ancora di «un famosissimo castello carico di habitazioni circa a 300 camere, che vi possono comodamente stare da cinque corti di Signori, ben munito di due ponti a levatoio con bellissimi bastioni, atteso detto castello sta posto sopra un monte, e guarnito di tutte comodità et altro». Era l’ultimo tempo della famiglia Gesualdo che lo aveva acquistato nel 1304 detenendone il possesso per oltre tre secoli, ampliandolo con consistenti e ripetuti interventi di ristrutturazione e trasformandolo in una sontuosa residenza a misura di principi e prelati. Già danneggiato dalle scosse degli anni precedenti, nel 1694 il maniero rovinò sulle case sottostanti provocando una serie di crolli a catena. Non fu più ricostruito, le pietre furono rivendute a lotti ai cittadini che le riutilizzarono in nuove costruzioni, mentre il materiale di spoglio più pregiato fu impiegato dal feudatario per ristrutturare «un palazzotto di detta terra (…) alla piazza, che si chiamava vulgarmente la casa di Gatta», da utilizzare per l’abitazione del Barone «dopo la ruina del Castello per il terremoto». Alla vigilia del 23 novembre 1980, prima di rovinare quasi completamente, tutta l’area su cui sorgeva l’antico castello si presentava, ormai, ricoperta da un denso tessuto urbano, conseguenza della lunga serie di ristrutturazioni edilizie ed urbanistiche stratificatesi a partire dal XVIII secolo. Tutte queste modifiche avevano alterato in larga misura lo stesso impianto tipologico dell’antico edificio, trasformandolo in borgo, in maniera tale da renderne problematica la stessa individuazione, delimitazione e consistenza volumetrica. L’intervento portato a termine nel 2008 ha restituito all’uso pubblico l’intera parte alta del centro storico di Calitri. Esso ha previsto il restauro dei comparti edilizi, la sistemazione urbanistica e gli allestimenti espositivi dell’intera zona compresa fra via Castello, via Madonna delle Grazie e le Ripe. Negli ambienti restaurati trova sede il “Museo della ceramica”, comprendente sezioni storiche e spazi espositivi per la produzione artigianale attuale e la maiolica artistica contemporanea, con laboratori e botteghe di restauro oltre ai servizi essenziali e ad appositi spazi per la didattica.
Risparmia sul tuo hotel - hotelscombined.it

Potrebbero interessarti