Alcuni studenti dell'Udu e della
Rete degli Studenti Medi del Veneto si sono incatenati stamani a
Venezia nei pressi di Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio
regionale. Il presidio fa parte di una manifestazione nazionale
svoltasi in questi giorni, promossa dal sindacato studentesco.
"Abbiamo passato un anno drammatico, fatto di dad, reclusione
e disagio psicologico - commenta in una nota Tommaso Biancuzzi,
coordinatore della Rete degli Studenti Medi del Veneto - e
nonostante un Piano da 300 miliardi non c'è stato nemmeno lo
sforzo minimo per consegnare un futuro migliore alle prossime
generazioni, partendo da un'istruzione veramente accessibile e
inclusiva. Le cose si possono ancora cambiare, ampliando il
raggio d'azione della 'missione 4' e costruendo misure efficaci
e condivise da tutte e tutti".
Per Virginia Libero, dell'Udu di Padova "abbiamo a
disposizione un piano da 300 miliardi da programmare, eppure ci
troviamo davanti alla sede di una Regione che continua a non
garantire la copertura totale delle borse di studio, tentando di
tagliare gli investimenti tanto per l'università quanto per le
scuole superiori, facendo di tutto fuorché guardare al futuro
della nostra generazione. Serve un cambio di passo o non ci sarà
nessuna Next Generation dopo di noi", conclude.
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