La seconda Commissione
dell'Assemblea legislativa, presieduta da Valerio Mancini, è
tornata ad occuparsi della proposta di legge, di iniziativa dei
consiglieri della Lega, Manuela Puletti (prima firmataria) e
dello stesso Mancini che prevede modificazioni ed integrazioni
al Testo unico in materia di agricoltura (legge regionale
12/2015) che interessano l'ambito tartuficolo.
Si è trattato di una riunione interlocutoria - viene spiegato
in un comunicato di Palazzo Cesaroni - alla quale ha nuovamente
preso parte l'assessore regionale Roberto Morroni che, insieme
ai tecnici dell'assessorato all'Agricoltura, ha predisposto e
consegnato alla Commissione alcuni emendamenti al testo
originario della proposta legislativa che garantirebbero - come
ha tenuto a sottolineare - "un razionale equilibrio tra il mondo
degli imprenditori agricoli e la libera cerca".
Il presidente Mancini ha ribadito la necessità di intervenire
sulla legge in quanto necessita di essere aggiornata visti i
cambiamenti del contesto in cui è chiamata ad agire. "Il nostro
obiettivo - ha detto - è di arrivare ad un voto unanime
sull'atto, mettendo insieme, facendo una sintesi, le nostre
proposte, quelle dell'assessorato, del mondo agricolo e della
libera cerca e quindi dell'intera Commissione. Lo spirito della
proposta non è assolutamente quello di mettere in
contrapposizione i due mondi che operano in questo settore, ma
di creare un modello legislativo che possa favorire ancora di
più e meglio l'economia e l'occupazione legata a questa
straordinaria eccellenza umbra. Importante e positivo avere
creato una apposita filiera del tartufo".
Sulla stessa linea anche la prima firmataria, Manuela Puletti
che ha ricordato come, nella stesura dell'atto, si è fatto
riferimento ad un analogo provvedimento legislativo dell'attuale
Governo Meloni. "Alcune Regioni - ha detto - hanno già
legiferato in tal senso ed i punti cardine della nostra proposta
(distanze e superfici) hanno trovato applicazione. Con questa
legge si vuole semplicemente risolvere una problematica
supportata dai numeri. Rimane la convinzione che il testo
legislativo proposto può concretamente far convivere ancor
meglio il mondo della libera cerca e quello delle imprese
agricole. Auspico che si possa trovare davvero una sintesi con
gli emendamenti della Giunta, senza snaturare però l' impianto
della nostra proposta".
Secondo Vincenzo Bianconi (Gruppo misto), c'è necessità, in
Umbria di "fare chiarezza, oltre che in questo importante
settore, anche in altri di diversa tipologia". "È importante
tirare delle linee chiare ed evidenti - ha detto - per
permettere a chi fa impresa di farlo in un contesto chiaro dove
ci sono stesse regole e stessi diritti per chi opera nello
stesso mercato. Leggendo le proposte di modifica al testo
legislativo in discussione, predisposte dall'assessorato, posso
dire di condividerle pienamente. Bisogna creare valore con
chiarezza all'interno di questa importante filiera del tartufo.
È importante tutelare chi fa impresa rispetto a chi non lo è.
Serve massima chiarezza per garantire una concorrenza leale".
Morroni ha ribadito che gli emendamenti della Giunta "non
calpestano gli obiettivi e le aspettative" della proposta
originaria, "ma mettono meglio a fuoco le finalità da
perseguire". "Alla luce della filiera già operativa è necessario
arrivare quanto prima all'approvazione della legge" ha
sostenuto. Morroni non ha escluso, in caso di un allungamento
dei tempi, un disegno di legge, sul tema, di iniziativa diretta
della Giunta. "Il nostro obiettivo - ha concluso l'assessore - è
di indicare e far diventare l'Umbria 'capitale mondiale del
tartufo'".
E' stato infine annunciato che gli emendamenti della Giunta,
consegnati oggi a tutti i componenti della Commissione,
unitamente ad altri di iniziativa della stessa Puletti e del
consigliere Andrea Fora (Patto civico) verranno approfonditi e
discussi in una prossima riunione prevista per metà ottobre.
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