(ANSA) - PERUGIA, 01 FEB - La seconda Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Valerio Mancini, ha iniziato a votare il testo legislativo predisposto dalla Giunta regionale sulle Grandi derivazioni idroelettriche, ed illustrato nello scorso mese di ottobre dall'assessore Roberto Morroni. Il voto finale è previsto nella riunione della prossima settimana.
    Nella seduta odierna, i commissari presenti si sono espressi sui primi 22 articoli e su alcuni emendamenti di ordine tecnico e "migliorativi" del testo - è detto in un comunicato dell'ufficio stampa dell'Assemblea -, e comunque "non sostanziali", proposti dalla Giunta.
    Via libera anche ad un emendamento di carattere modificativo e sostanziale di iniziativa consiliare promosso dai consiglieri della Lega Daniele Carissimi (primo firmatario), Stefano Pastorelli, Valerio Mancini, Daniele Nicchi, Paola Fioroni, Manuela Puletti e sottoscritto anche dai commissari della minoranza, Vincenzo Bianconi (Misto), Michele Bettarelli (Pd) e Thomas De Luca (M5s).
    La modifica approvata sostituisce di fatto l'articolo 21 della legge ed è funzionale ad incrementare la percentuale di energia fornita annualmente e gratuitamente alla Regione dai concessionari di grandi derivazioni idroelettriche da destinarsi a servizi pubblici, nonché a prevedere che tale energia sia destinata alle categorie di utenti residenti nei territori interessati dalla derivazione nella misura almeno del 50 per cento.
    Viene anche specificato che nel caso in cui l'energia che i concessionari sono tenuti a fornire gratuitamente alla Regione venga monetizzata, tali somme verranno destinate alle medesime categorie di utenti nella misura almeno del 50 per cento e per tipologie di servizi pubblici da individuare.
    Non ha partecipato al voto il consigliere Francesca Peppucci (Forza Italia), uscita dalla riunione dopo il diniego da parte del presidente Mancini alla sua richiesta di rimandare la votazione sull'atto alla successiva seduta della Commissione e alla presenza dell'assessore Roberto Morroni. (ANSA).