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Viabilità: Nodino Perugia, rinviato voto in commissione

Viabilità

Viabilità: Nodino Perugia, rinviato voto in commissione

Sulla proposta di risoluzione

PERUGIA, 01 dicembre 2021, 16:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il voto sulla proposta di risoluzione sul "Nodino di Perugia", previsto nella sessione mattutina della Seconda commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, è stato rinviato ad una delle prossime sedute.
    Il motivo principale - spiega un comunicato della Regione - è che i consiglieri della Lega Francesca Peppucci ed Eugenio Rondini, i quali già nella scorsa settimana non parteciparono al nuovo voto sul documento originario, hanno espresso "l'auspicio - è detto nel comunicato - che la realizzazione dell'opera possa andare verso una direzione concreta". Per questo non avrebbero votato favorevolmente anche alla luce di novità emerse dall'audizione del direttore regionale Stefano Nodessi nell'audizione della scorsa settimana.
    La proposta del presidente Valerio Mancini, accolta con i voti favorevoli dei commissari di maggioranza (Pastorelli, Peppucci, Puletti, Rondini-Lega) e sulla quale i commissari di minoranza (Bianconi-Misto, Bettarelli e Paparelli-Pd) non hanno partecipato al voto, prevede una rivisitazione del dispositivo del testo anche se, come ha voluto rimarcare il presidente Mancini, "nell'atto non c'è comunque alcun richiamo rispetto alla non realizzazione dell'opera", sottolineando anche l'importanza di "ascoltare sempre i cittadini per poi decidere con scienza e coscienza".
    I commissari della minoranza non hanno mancato di sottolineare la "crisi della maggioranza visibile anche attraverso questo atto", annunciando anche che, se la risoluzione approderà nuovamente in Aula, verranno presentati emendamenti conseguenti ad alcune novità rappresentate dal direttore Nodessi. Il vice presidente Vincenzo Bianconi, che ha coordinato la riunione da Palazzo Cesaroni (il presidente Mancini ha partecipato in videoconferenza), ha sottolineato l'importanza di "ascoltare, in maniera approfondita e legittima, tutti i portatori di diritti e di interessi per dare un contributo alla realizzazione di un'opera importantissima per l'Umbria. Se il documento verrà troppo alleggerito perderà la sua natura basata soprattutto sul confronto con il territorio".
    Il dispositivo originario della Proposta di risoluzione - continua il comunicato - mira ad impegnare la Giunta regionale: "ad assicurare che i cittadini dei Comuni di Perugia e Torgiano, oltre alle Istituzioni pubbliche, siano protagonisti di una partecipazione diffusa sin dalle prime fasi, considerando che sono aperte tutte le alternative per individuare la soluzione socialmente più accettabile in grado di incidere in misura rilevante sulla vita degli abitanti del territorio interessato dall'intervento infrastrutturale; ad approfondire la distribuzione dei costi sociali ed ambientali derivanti dall'opera, che gravano in larga misura sulle comunità locali di due Comuni e dell'eventuale squilibrio fra vantaggi e svantaggi, con riguardo sia ai soggetti ai quali imporre maggiori sacrifici sia ai criteri utilizzabili per compiere tale scelta; ad assumere un fattivo coordinamento della gestione ambientale, anche alla luce di un sistema del paese molto frammentato tra competenze nazionali, regionali e comunali, in modo tale da organizzare modalità condivise ed omogenee nelle valutazioni ambientali; a realizzare una 'Carta di intenti' ispirata ad un vero principio di sussidiarietà orizzontale con lo scopo di ampliare il confronto tra Istituzioni e amministrati per la individuazione e localizzazione della soluzione migliore, accrescendone la trasparenza e il grado di accettazione sociale.
    Tale 'Carta' su una decisione così importante, avente un impatto notevole sugli interessi e sulla quotidianità delle collettività locali, sovverte una concezione unilaterale e a volte impositiva delle scelte pubbliche sulle cosiddette grandi opere; a raccogliere i risultati del confronto pubblico in una relazione finale da trasmettere come Dossier conclusivo del progetto all'attenzione della Seconda Commissione consiliare e di riferire alla Conferenza dei servizi gli esiti, in considerazione del fatto che diversamente le collettività locali non sarebbero coinvolte nelle scelte pubbliche".
   

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