Il presidente dell'Assemblea
legislativa Marco Squarta ritiene "giusto che anche l'Umbria
faccia la sua parte per accogliere le donne e i bambini che
stanno scappando dall'Afghanistan dopo la presa di potere da
parte dei Talebani, per salvarli da un regime violento,
persecutorio e sanguinario. Inevitabilmente ci si dovrà fermare
a ragionare con attenzione sugli aspetti legati alla logistica e
altre questioni che non possono riguardare soltanto la prima
accoglienza". Secondo l'esponente di Fratelli d'Italia "è
doveroso offrire ospitalità e protezione umanitaria a coloro che
scappano dalla persecuzione e dalla violenza che il più delle
volte li condanna a morte certa, ma allo stesso tempo -
sostiene, in una sa nota - ritengo anche giusto che vengano
espulsi i tantissimi immigrati irregolari che continuiamo ad
accogliere da troppo tempo nel nostro Paese, gente che non
scappa da zone di guerra o violenza ma, semplicemente, arriva in
maniera illegale in Italia per delinquere e vivere di
espedienti. Espellere, dunque, subito, chi vuole solamente
entrare clandestinamente in Italia e non scappa da nulla".
Squarta puntualizza: "La crisi in Afghanistan riaccende il
dibattito sull'accoglienza e proprio per questo motivo non si
può non tener conto dei numeri. È nostro compito accogliere chi
realmente proviene da territori coinvolti in conflitti
sanguinari ma non sono convinto che l'Italia possa permettersi
di accogliere decine di migliaia di persone. È una decisione
comune, da condividere con altri Paesi europei, anche per questa
ragione come sostiene da tempo Giorgia Meloni sarebbe giusto che
l'Ue tratti con il governo libico per lo stop delle partenze".
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