In diretta streaming sul canale
YouTube dell'Assemblea legislativa, dalla sala Brugnoli di
palazzo Cesaroni si è svolto il terzo dei quattro cicli di
incontri previsti sul tema: "I 50 anni dello Statuto regionale.
Resilienza o debolezza? Analisi e prospettive di riforma",
promossi dalla Commissione speciale per le riforme statutarie,
presieduta da Daniele Carissimi.
I temi affrontati nell'appuntamento di oggi da docenti
universitari, coordinati dallo stesso presidente Carissimi,
hanno riguardato approfondimenti e proposte sui titoli VII
(Organi della Regione), VIII (Risorse, bilancio e patrimonio) e
IX (Organi di garanzia).
Sono intervenuti: Andrea Morrone (Università di Bologna)
"Prospettive delle Regioni dopo la pandemia", Tania Groppi
(Università di Siena) "Istituti esistenti analisi e prospettive
di riforma. Centro per pari opportunità), Agatino Cariola
(Università di Catania) "Il ruolo degli Enti locali e il
rapporto con le Regioni), Antonio Mitrotti (Università di
Trieste) "Risorse, bilancio e patrimonio, nuovi strumenti e
vecchie problematiche", Ulrike Haider Quercia (Università
telematica Marconi, Roma) "Il potere estero e la rappresentanza
regionale nella Ue).
A margine di lavori - è detto in una nota della Regione - il
presidente della Commissione, Daniele Carissimi ha ribadito come
la domanda che sta accompagnando questi incontri sia quella di
capire se lo Statuto regionale è resiliente o debole. "Oggi - ha
detto - alcuni esponenti del mondo accademico hanno sottolineato
la debolezza del nostro Statuto, soprattutto rispetto alla
parità di genere. Dagli interventi è emerso che non esiste una
vera e propria effettività rispetto alla parità di genere, in
quanto, pur esistendo specifiche norme, mancherebbero della
necessaria efficacia. Quindi è uno spunto su cui questa
Commissione potrà decidere di intervenire rispetto a leggi
regionali e allo Statuto. Sono emerse indicazioni anche in
merito al ruolo del Cal che non può rappresentare soltanto un
organo consultivo, ma dovrebbe avere un ruolo più aperto verso
la società attraverso istituti di partecipazione diversi. È
stata anche sottolineata, infine, la necessità di una nuova
forma di collaborazione, più aderente ed attuale, tra gli organi
regionali".
Il prossimo ed ultimo appuntamento è programmato per venerdì
25 giugno.
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