(ANSA) - PERUGIA, 31 MAR - Nel 2022 hanno compiuto 247
accessi a domicilio assistendo, in media, almeno nove persone al
mese, operatori socio sanitari dell'hospice "La casa nel Parco"
di Perugia, centro residenziale di cure palliative. Una nuova
modalità operativa, che ha preso il via come progetto nel 2021,
per ampliare l'offerta di servizio ed in risposta ai bisogni
dell'utenza.
"Il servizio - spiega Susanna Perazzini, responsabile
dell'hospice in una nota dell'Usl Umbria 1 - è stato avviato in
fase sperimentale durante la pandemia quando abbiamo cominciato
a prevedere l'accesso presso il domicilio degli utenti 'presi in
carico' dal servizio territoriale. Nel tempo abbiamo dotato i
nostri operatori anche di un'auto di servizio per permettergli
di spostarsi autonomamente rispetto alle altre figure
professionali".
Il progetto è stato realizzato all'interno del Distretto del
perugino e consente l'assistenza per circa 200 mila persone.
"L'applicazione del progetto - dice ancora Perazzini - ha
consentito e consente di mantenere il più possibile il comfort
fisico-psico della persona, nonché di permettergli di avere un
costante monitoraggio dei sintomi legati alla patologia. Una
scelta questa che permette di restare presso la propria dimora,
pur potendo usufruire di prestazioni socio-sanitarie espletate
da parte del personale impiegato presso il centro residenziale
di cure palliative di Perugia. Viene garantita in tale maniera
la risposta ai bisogni fondamentali, come l'igiene, l'assistenza
durante l'alimentazione, la vestizione, il mantenimento di
posizioni terapeutiche, la mobilizzazione, la prevenzione delle
lesioni da pressione nonché predisporre un setting confortevole.
Questo tipo di progetto ha indubbiamente costituito un fattore
di arricchimento per il servizio di cure palliative e, inoltre,
si è caratterizzato soprattutto per aver introdotto una fase
sperimentale ed innovativa nel mansionario dell'oss. La risposta
positiva che è stata raccolta in questa prima fase - conclude
Perazzini - incoraggia a proseguire in questa direzione e nel
dover impegnare tutti i soggetti coinvolti in una formazione
continua tesa a migliorare la prestazione erogata al fine di
implementare la qualità del servizio". (ANSA).
L'anno scorso 247 accessi per operatori hospice Perugia
"Garantito confort assistiti" dice la responsabile Perazzini
