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Per Cgil in Umbria a rischio 1.500 posti di lavoro in edilizia

Il primo aprile la mobilitazione nazionale "Fai la cosa buona"

(ANSA) - PERUGIA, 25 MAR - Dopo le scelte del governo sui bonus edili ed il codice degli appalti, sarebbero almeno 1.500 i posti di lavoro a rischio in Umbria, secondo Cgil e Fillea che - in una nota - si dicono "molto preoccupati".
    "Temiamo un netto peggioramento della qualità del lavoro, della sicurezza e della sostenibilità", aggiungono Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil Umbria, e Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell'Umbria. Gli edili di Uil e Cgil scenderanno in piazza il prossimo 1 aprile in cinque grandi città italiane, per chiedere di "fare la cosa buona" per il lavoro, l'ambiente e la sicurezza. Anche l'Umbria è coinvolta dalla mobilitazione e parteciperà alla manifestazione di Roma.
    In particolare, la Cgil e la Fillea considerano la modifica del decreto 11/2023 del 16 febbraio, che abolisce la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per chi usufruisce delle detrazioni previste dai bonus edilizi, "una scelta suicida".
    "Non solo perché i bonus hanno generato un incremento del Pil e dell'occupazione, in Umbria stimato intorno a 1.200 unità - spiegano - ma perché rappresentano strumenti utili per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica, sicurezza antisismica, sostenibilità ambientale decisi dall'Onu e dall'Europa".
    "Altrettanto preoccupanti - secondo Masciarri e Paggio - sono le scelte che il governo sta portando avanti sul codice degli appalti, scelte che sembrano prediligere la deregolamentazione alla tutela del lavoro e della sicurezza". (ANSA).
   

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