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Porzi chiede Commissione d'inchiesta regionale su femminicidio

Porzi chiede Commissione d'inchiesta regionale su femminicidio

25 novembre 2022, 18:09

Redazione ANSA

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Un 'immagine dell 'iniziativa a Deruta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un 'immagine dell 'iniziativa a Deruta - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un 'immagine dell 'iniziativa a Deruta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Numerose prese di posizione e iniziative da parte di politici e Istituzione umbre nelle giornata dedicata al contrasto e alla prevenzione della violenza sulle donne. La consigliera regionale del gruppo Misto Donatella Porzi ha annunciato che proporrà una Commissione regionale di inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere per monitorare ed analizzare il fenomeno. "Centoquattro vittime di femminicidio in Italia solo nel 2022. Sotto gli occhi di tutti ormai ogni giorno, i tanti volti di donne 'fatte a pezzi' dalla violenza di genere ci ricordano che no, la drammaticità testimoniata dagli episodi di cronaca non può essere la normalità. Come donna, cittadina e rappresentante delle Istituzioni ritengo che ci sia ancora molto da fare, a partire dalla nostra quotidianità. Per sconfiggere il retaggio culturale della disparità di genere; per promuovere azioni di sensibilizzazione, soprattutto tra i giovani; per sviluppare un'adeguata ed efficiente azione di programmazione dei servizi" sottolinea. Porzi spiega che la proposta di Commissione regionale speciale di inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere è "sulla scia di quanto avvenuto a livello nazionale con l'approvazione all'unanimità, da parte del Senato, di una Commissione parlamentare di inchiesta bicamerale che si occuperà di rafforzare le misure di monitoraggio ed analisi di tali fenomeni. Fare squadra sarà fondamentale". "Ce lo impongono - conclude Porzi - quei volti di donne che hanno avuto il coraggio di essere se stesse fino al caro prezzo della vita e che con il loro esempio ci chiedono di dare voce e riscatto alle altre donne che per paura o vergogna restano in silenzio". "D'amor si vive, non si muore" è stato invece il titolo di un convegno che si è svolto nella sala del Consiglio comunale, a Deruta. Presenti anche membri della giunta e del consiglio comunale. Tante le associazioni che hanno preso parte all'evento. Il sindaco Michele Toniaccini ha sottolineato "l'importanza di queste iniziative che sono di sensibilizzazione e di confronto, soprattutto tra i giovani, per mantenere alta l'attenzione su un tema ancora così dirompente". Il sindaco ha ringraziato il liceo artistico di Deruta per l'omaggio donato, un quadro raffigurante le gambe di una donna, con le scarpe rosse. Ad Assisi il sindaco Stefania Proietti e l'assessore comunale alle Pari opportunità Veronica Cavallucci hanno inaugurato una panchina rossa nell'area di viale Maratona a Santa Maria degli Angeli, insieme alle studentesse e agli studenti delle scuole del territorio, alle forze dell'ordine, uomini e donne della Polizia di Stato e tanti consiglieri comunali. "Nessuno può rimanere indifferente o girarsi dall'altra - hanno affermato -, tutti possiamo fare qualcosa per far sì che cambi la cultura e la mentalità della sopraffazione di genere". A Città di Castello si è svolta la seconda giornata di monitoraggio delle azioni a contrasto della violenza sulle donne in Alto Tevere. Nell'occasione sono state presentate le azioni messe in campo dal comune sulla base delle indicazioni emerse dal tavolo tecnico 2021. "Un grido di allarme emerge dal comune di Città di Castello al centro della rete antiviolenza" ha detto l'assessore Letizia Guerri, nell'aprire la serie degli interventi dopo il saluto del sindaco, Luca Secondi. Presenti anche il vice-presidente Assemblea legislativa, Michele Bettarelli e gli assessori, Benedetta Calagreti e Michela Botteghi ed Elda Rossi del Cpo.

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