Il Ministero dell'ambiente e della
sicurezza energetica ha formalizzato l'assegnazione alla
Provincia autonoma di Trento della somma di 5 milioni di euro in
esecuzione dell'accordo siglato il 21 giugno scorso per
l'adozione di misure per il miglioramento della qualità
dell'aria. Con le risorse messe a disposizione si prevede di
incentivare con una cifra pari a 4.700.000 euro la sostituzione
di dispositivi obsoleti alimentati a biomassa e, in
collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano e con
l'autostrada A22, di destinare una cifra pari ad 300.000 euro a
consolidare i buoni risultati del progetto "BrennerLec" nella
gestione dinamica dei flussi di traffico e riduzione della
velocità in ambito autostradale. In Trentino saranno quindi
finanziati gli interventi di sostituzione di impianti obsoleti
alimentati a biomassa (stufe o caldaie a legna) con altri
sistemi di generazione del calore a zero emissioni o con nuovi
impianti a biomassa dotati di certificazione ambientale. Gli
uffici provinciali sono al lavoro per la predisposizione del
bando.
A fronte della stima di circa 120.000 stufe presenti sul
territorio provinciale, e stimando i costi di un intervento
sostitutivo in circa 6000 euro (tra impianto e canna fumaria da
adeguare), l'ipotesi a cui gli uffici stanno lavorando per il
bando in uscita in autunno (che sarà non retroattivo e aperto
fino a esaurimento risorse) è di circa 3000 euro di incentivo su
classe 4 e 4000 euro su classe 5 (oltre alla detrazione fiscale
prevista dalle norme), a beneficio dei residenti nell'abitazione
(proprietari o affittuari) che ospita l'impianto, con il
contributo previsto per un unico intervento per unità
immobiliare.
"È una notizia positiva - commenta in una nota il
vicepresidente Mario Tonina - che conferma quanto definito
nell'accordo col Ministero e che si inserisce nell'ambito delle
iniziative poste in essere per il miglioramento della qualità
ambientale che vedono impegnata in particolare Appa. In Trentino
in questo ambito si è rivelata però molto positiva anche la
collaborazione con i consorzi Bim, la Federazione Trentina della
Cooperazione e l'Associazione Artigiani".
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