La sostenibilità, l'innovazione e
il problema casa sono le sfide future dell'Alto Adige. Ne è
convinto il presidente di Assoimprenditori Heiner Oberrauch.
Durante l'assemblea generale a Bolzano ha sottolineato che "le
nostre imprese si sono dimostrate resilienti e molte di loro
hanno superato bene le diverse sfide, anche se alcuni settori
sono stati colpiti in modo particolarmente duro. Ciò che abbiamo
imparato è: crisi di questa portata possiamo superarle solo
insieme; abbiamo bisogno di un'Europa ancora più forte; dobbiamo
tornare ad essere indipendenti soprattutto per quanto riguarda
le produzioni strategiche; la nostra industria è indispensabile
- di più, è di importanza sistemica".
"Ci attendono nuove sfide e la crisi climatica è quella più
importante. Inoltre, dovremo fare i conti con il cambiamento
demografico. In Alto Adige oggi vivono oltre 85.000 persone di
età compresa tra i 50 e i 59 anni e che nei prossimi dieci anni
andranno in pensione. La gioventù ha altre aspettative e vuole
lavorare in maniera diversa rispetto al passato", ha
evidenziato. "Insieme dobbiamo fare dell'Alto Adige il luogo
d'Europa più ambito in cui vivere".
Secondo Oberrauch, "le imprese industriali non sono
soltanto i più importanti contribuenti fiscali del territorio,
sono anche e soprattutto il motore per l'innovazione. Mi
riferisco all'innovazione tecnologica, ma anche a quella
sociale: orari di lavoro flessibili, work-life-balance,
formazione continua, modelli innovativi di premi o di
prestazioni per il welfare. Anche questo contraddistingue l'Alto
Adige come terra di innovazione". "L'Alto Adige - ha aggiunto -
può diventare la terra delle migliori idee, a patto che le
incoraggiamo e non le ostacoliamo". Gli alloggi a prezzi
sostenibili in affitto e di proprietà "devono essere una
priorità non solo a livello di programma politico, ma di azioni
concrete", ha ribadito il presidente di Assoimprenditori.
"Così l'Alto Adige può trasformarsi in regione
all'avanguardia e di ispirazione", ha detto Oberrauch che ha
chiesto una spending review mirata, "in modo da liberare le
risorse necessarie per la transizione energetica".
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