È stato definito vigneto 4.0,
messo a punto per facilitare l'installazione, l'alimentazione e
la trasmissione di dati da parte di prototipi sviluppati dalla
Fondazione Edmund Mach a San Michele all'Adige, in Trentino, in
collaborazione con le aziende. Il vigneto 4.0 si trova in un
campo dimostrativo per l'agricoltura di precisione
dell'istituto, dove saranno concentrate gran parte delle
attività di ricerca e sperimentazione in ambito digitale. È
allacciato all'energia elettrica su linee a bassa tensione, ha
una copertura wifi e LoRaWan (dispositivi per la connettività a
lungo raggio) per la ricezione di dati mediante segnale radio a
lunga distanza che serviranno per la connessione di sistemi di
raccolta e trasmissione dati del terreno, delle piante e
dell'ambiente. Inoltre, non essendo necessari pannelli
fotovoltaici, batterie o modem, le dimensioni e di conseguenza
l'ingombro dei sistemi di acquisizione possono essere ridotti al
minimo, rendendoli meno impattanti sulla gestione ordinaria
degli appezzamenti.
La prima installazione smart è una nuova mini stazione
fenologica: si tratta di un dispositivo per la raccolta e
l'invio di immagini orarie e dati di temperatura, umidità
dell'aria e bagnatura fogliare ad un server remoto per seguire
tutti i passaggi dalla crescita dei germogli alla maturazione,
fino alla senescenza della vite. Lo stesso dispositivo potrebbe
trovare impiego anche nel monitoraggio di vigneti detti
"testimone" (cioè non trattati) o nella valutazione del
comportamento di nuove varietà derivanti dall'attività di
miglioramento genetico. Ma l'utilizzo potrebbe essere esteso al
campo ambientale, nello studio delle condizioni delle foreste,
per esempio.
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