(ANSA) - AREZZO, 13 MAG - Taglio del nastro per OroArezzo,
fiera che mette insieme oltre 350 i buyer provenienti da 45
Paesi tra i principali mercati di sbocco del settore
orafo-gioielliero italiano, con una forte presenza anche di
retailer provenienti da nord a sud della Penisola. Per questa
edizione, come spiegato durante la tavola rotonda che ha aperto
l'iniziativa, a rinnovarsi è anche il layout espositivo che
rilancia la centralità della manifattura orafa e gli espositori,
in crescita del 15% rispetto all'edizione 2022.
La manifattura orafa, argentiera e gioielliera, insieme ai
semilavorati e ai componenti, rappresenta il 65% dell'offerta,
al 90% Made in Italy, con una selezione rappresentativa anche
del meglio dei distretti produttivi esteri. Prima del taglio del
nastro, è stato fatto il punto sull'export orafo che ha
registrato un +14,6% nel terzo trimestre e un +5,4% nel quarto.
Il cumulato dei 12 mesi registra una crescita in valore del
20,5% su gennaio-dicembre 2021, attestandosi a 9,8 miliardi di
euro, di cui il 75% a mercati extra-Ue, mentre la crescita
rispetto ai 6,96 miliardi di euro esportati nel 2019 è del
40,8%. L'incremento medio del fatturato del settore risulta pari
al +20,8% sul 2021. Anche sull produzione industriale il settore
nel 2022 conferma una buona tenuta dell'operatività, con una
crescita del 13,6% rispetto al periodo gennaio-dicembre 2021
secondo i dati presentati da Confindustria. "OroArezzo
rappresenta un punto di riferimento per tuttala Toscana per cui
mi sento orgoglioso", ha detto il presidente Eugenio Giani.
Soddisfatto il sindaco Alessandro Ghinelli: "Un momento di
confronto per un settore trainante per la nostra economia".
(ANSA).
Fiere: OroArezzo apre con export cresciuto a 9,8 miliardi euro
Nella città toscana 350 compratori da 45 Paesi
