(ANSA) - FIRENZE, 28 APR - Hope Carrasquilla - la ex preside
della Tallahassee classical school della Florida, licenziata per
aver mostrato, durante una lezione di storia dell'arte, il David
di Michelangelo, considerato pornografico dal genitore di un suo
studente - è arrivata a Firenze accompagnata dal marito e dai
due figli e non ha perso l'occasione di recarsi subito alla
Galleria dell'Accademia, dove è custodita la celebre scultura di
Michelangelo, su invito di Cecilie Hollberg, direttrice del
museo. Lo rende noto la stessa Galleria dell'Accademia.
"Sono veramente impressionata dalla scultura del David -
racconta Hope Carrasquilla, come riporta un comunicato del museo
- ma la cosa che mi colpisce di più, che non sapevo, è che
l'intera Galleria è stata costruita per lui. È bellissimo perché
sembra di entrare in una chiesa fatta per contenere la purezza
di questa figura di cui cogli anche tutta la sua umanità che è
l'aspetto che amo più. Ho sempre detto ai miei ragazzi 'guardate
come è stata realizzata la pelle'. Non c'è niente di sbagliato
nel corpo umano. Michelangelo non ha fatto niente di sbagliato,
non poteva altro che scolpirlo in questo modo, non poteva essere
altrimenti che così. È meraviglioso e sono veramente felice di
essere qui".
"È un immenso piacere avere la signora Carrasquilla nostra
ospite - commenta Hollberg -. Sono contenta di poterle dare il
benvenuto e di introdurla alle bellezze del nostro museo, oltre
che presentarle direttamente il David, una scultura che,
ribadisco come già detto, non ha niente a che vedere con la
pornografia. È un capolavoro, rappresenta un simbolo religioso
di purezza e innocenza, la vittoria del bene contro il male. La
sua nudità è espressione chiara del pensiero del Rinascimento,
che mette l'uomo al centro dell'attenzione. Da tutto il mondo
vengono ogni anno in processione per ammirarlo e moltissimi sono
americani. In questo periodo oltre il 50 % dei visitatori viene
dagli Stati Uniti. Sono sicura che la signora Carrasquilla
troverà qui, a Firenze, l'accoglienza e la solidarietà che si
merita". (ANSA).