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Squadra nigeriana via dal campo di gara della Viareggio cup, 'offese razziste'

Organizzatori: 'Rispediamo le accuse al mittente'

(ANSA) - VIAREGGIO (LUCCA), 26 MAR - La squadra nigeriana del Ladegbuwa ha lasciato ieri in anticipo il campo di gara a Santa Croce sull'Arno (Pisa), dove stava giocando contro la rappresentativa di Serie D per la Viareggio cup, quando stava perdendo e giocava in 9 per l'espulsione di due calciatori oltre a quella dell'allenatore, motivando poi con un post sui social la decisione per le "offese razziste subite". Accuse oggi "respinte al mittente" dagli organizzatori del torneo giovanile di calcio.
    "Noi del Ladegbuwa - si legge nel post - siamo sconvolti ed estremamente delusi dalle buffonate degli organizzatori e dei funzionari del 73/o Torneo di Viareggio 2023": "Abbiamo dovuto prendere una decisione molto difficile per proteggere la nostra giovane squadra da ulteriori abusi e quindi abbiamo tolto i nostri giocatori dal campo perché abbiamo dovuto proteggere i nostri ragazzi dalle offese razziste subite allo stadio nonché dalle continue vessazioni perpetrate degli avversari con commenti razzisti e contrasti cattivi rimasti impuniti dall'arbitro. Abbiamo visto anche tre ridicoli cartellini rossi ai nostri danni per aiutare ulteriormente la Rappresentativa italiana D ad ottenere la vittoria".
    "Il no al razzismo è il nostro credo quotidiano - la replica di Alessandro Palagi, presidente del Cgc Viareggio che organiza il torneo -. Non è solo uno slogan di facciata, lo dimostra la nostra storia. Crediamo altresì che il rispetto nei confronti delle istituzioni calcistiche sia presupposto fondamentale per il buon andamento delle partite di calcio e della manifestazione. Ribadisco che in campo certi comportamenti non sono giustificabili in nessun modo. Ritengo quindi che ci debba essere una profonda riflessione da parte di chi ha voluto 'sparare' sulla manifestazione in maniera gratuita". "Un'altra formazione nigeriana, il Mavlon, che prende parte al torneo - aggiunge Palagi -, è approdata con merito agli ottavi di finale e un anno fa, sempre una squadra proveniente dalla Nigeria, l'Alex Transfiguration, con la forza del calcio giocato e con un comportamento irreprensibile dentro e fuori dal campo raggiunse con pieno merito la finale, perdendo con il Sassuolo solo ai calci di rigore, Non solo: due giocatori dell'Alex Transfiguration sono stati premiati quale migliore giocatore del torneo, trofeo Golden Boy, e migliore difensore, trofeo Mauro Bellugi".

   La commissione tecnico disciplinare del torneo ha decretato poi la sconfitta a tavolino per 3-0 del club nigeriano e deciso tre squalifiche per la squadra africana. Nella motivazione delle sanzioni disciplinari si legge in particolare: "Preso atto che al 39' del secondo tempo l'arbitro è stato costretto a sospendere la gara per l'atteggiamento intimidatorio ed aggressivo di un calciatore della squadra Ladegbuwa, il quale lo colpiva al braccio facendogli cadere il fischietto e graffiandolo, provocandogli così una lesione personale; ritenuto che tale fatto integra una fattispecie idonea a determinare la mancata regolare conclusione della gara per responsabilità del calciatore, la società deve essere punita con la sanzione della perdita della gara per 0-3". Tra le 3 squalifiche, la più pesante, di due mesi, è stato decisa per il giocatore che avrebbe graffiato l'arbitro.

   Nessuna offesa razzista nei confronti della squadra nigeriana Ladegbuwa che piuttosto avrebbe dovuto scusarsi per quanto accaduto ieri in occasione della gara per il torneo giovanile della Viareggio cup contro la Rappresentativa Serie D. Così in una nota Luigi Barbiero, capo delegazione della Rappresentativa Serie D. "Dopo aver letto il post su Instagram dei dirigenti della società Ladegbuwa sono costretto ad una breve precisazione - afferma Barbiero -: nessun dirigente della squadra avversaria deve permettersi solo d'insinuare comportamenti o atteggiamenti razzisti da parte di calciatori, tecnici e componenti della Rappresentativa Serie D. La Lega nazionale dilettanti e la Rappresentativa under 19 si sono sempre distinti per attività di condanna a qualsiasi forma di razzismo. Piuttosto avremmo meritato le scuse ufficiali per quanto accaduto ieri pomeriggio ed in particolar modo per il comportamento tenuto dalla squadra del Ladegbuwa. Abbandonare il campo e assumere atteggiamenti nei confronti dell'arbitro, peraltro riportati sul comunicato ufficiale del Torneo, chiari ed eloquenti, costituisce una violazione dei regolamenti ed un'assoluta mancanza di rispetto verso gli avversari e l'organizzazione".

 

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