(ANSA) - AREZZO, 02 MAR - Gli amputano il pene in un
intervento chirurgico riuscito ma l'operazione non era da fare,
il paziente non era affetto da tumore ma da una forma di
sifilide curabile con farmaci. Ora, come riporta il Corriere di
Arezzo, il giudice dell'udienza preliminare Claudio Lara deve
valutare il rinvio a giudizio di un urologo dell'ospedale
cittadino San Donato.
Il paziente, ora 68enne, chiede di essere risarcito.
L'intervento risale al 2018 e venne deciso dopo una diagnosi per
cui era sospettata una patologia tumorale al pene, che venne poi
smentita dagli esami istologici ormai successivi, e 'tardivi'
sostengono i legali del paziente, sui tessuti prelevati. Il
medico è imputato per lesioni gravissime. All'inizio il pm Laura
Taddei aveva concluso per l'archiviazione ma gli avvocati del
paziente si sono opposti dal gip e dopo l'udienza tenuta a fine
2022 il giudice Giulia Soldini ha optato per l'imputazione
coatta del medico. (ANSA).