In piena
pandemia Covid i produttori di vino Chianti Classico Gallo Nero
hanno chiuso il primo trimestre 2021 con un +22% di bottiglie
vendute (circa 10 mln) rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente e una tenuta del prezzo del vino sfuso 'annata 2020'
tra 250 e 270 euro a ettolitro: è quanto risulta al consorzio di
produzione con sede a Tavarnelle. E' quanto emerge in
particolare dall'incremento delle marcature (fascette) richieste
dalle aziende socie per la certificazione del prodotto. "Questo
risultato di inizio 2021 dimostra la forza e l'organizzazione
della struttura che riesce a sopperire a un periodo tanto
difficile - spiega Carlotta Gori, direttore del consorzio -
Peraltro durante il 2020 si era registrata una perdita contenuta
a -8 per cento, imputabile soprattutto al lockdown di marzo e
aprile. Il risultato del 2021 è forse anche dovuto in parte a un
po' di 'rimbalzo' e ora aspettiamo la ripartenza dei canali
horeca per consolidarlo ma dobbiamo tener conto che il Chianti
Classico è distribuito in oltre 150 paesi nel Mondo e non tutti
sono stati colpiti alla stessa maniera dalla pandemia. In molti
Paesi i mercati si sono riaperti, specie in Asia (Giappone,
Corea e Cina), Nord Europa, America Settentrionale dove gli
Stati Uniti sono per noi il mercato di riferimento mondiale e il
Canada non si è mai fermato". I mercati esteri assorbono l'80%
della produzione e i clienti di Germania e Regno Unito hanno
continuato a comprare vino Gallo Nero. "In questo momento le
aziende, quelle grandi ma anche quelle di dimensione inferiore
stanno tutte imbottigliando - aggiunge - Soffriamo anche noi la
domanda sul mercato interno dato che l'Italia è bloccata per il
Covid. Invece, temevamo un crollo sul prezzo del vino sfuso ma
c'è stata solo una flessione fisiologica nel 2020 che ora stiamo
recuperando".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA