
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - E' una carrellata nel suo mondo, con
le sue storie, le bizzarrie, le caricature, le follie, i
personaggi che si affollano e tutte le stravaganze entrate, poi,
nelle sue pellicole, che Ferzan Ozpetek porta sul palcoscenico
nel suo viaggio teatrale 'Ferzaneide - Sono ia!', in scena, da
giovedì 23 marzo, alle ore 21 (in replica fino a domenica 26),
nel Teatro Nuovo di Napoli. Presentato da Nuovo Teatro diretto
da Marco Balsamo e Faros Film, 'Ferzaneide - Sono ia!' è un
monologo a ruota libera, sottolineano i promotori dello
spettacolo, "che evoca una delle forze più intense del teatro:
la condivisione, l'empatia con il pubblico, quel ritrovarsi
insieme in uno stesso spazio non filtrato da uno schermo, a
condividere le emozioni di un viaggio". "Sul palco - dice il
regista - ci sono io, io solo, ad incontrare il pubblico con il
racconto della mia carriera artistica e del mio sentimento per
la vita, la mia e quella degli altri, nell'amore, nell'amicizia,
nello stupore, in tutti quei gesti e luoghi illuminati dalla
passione. Negli anni ho sposato molte cause all'insegna del
coraggio. Coraggio. Forse in questa parola è racchiuso il senso
di quello che provo a dire sera dopo sera. Il coraggio di
inseguire i propri sogni". Ozpetek racconta la sua carriera, ma
anche i sentimenti più importanti della sua vita: l'amore,
l'amicizia, lo stupore davanti al bello, la voglia di essere
felice. Sincero, scherzoso, pronto a spaziare con la mente, il
regista si mette in gioco fino in fondo tra pubblico e privato,
in un'epopea sentimentale, buffa, intima, irriverente che
abbraccia la sua vita e i suoi film, dall'infanzia al rapporto
con i genitori, alle esperienze e ai ricordi, spesso confluiti
nei suoi film. 'Ferzaneide - Sono ia!' è un 'incontro' tra i
pensieri più intimi di Ferzan e il suo pubblico, e, a seguire
questi pensieri apparentemente sconnessi ma in realtà
intrecciati dal misterioso gioco del destino, ci si ritrova
catapultati nella Roma di un tempo o nell'esotismo di una
Istanbul, dove si cela uno di quegli amori impossibili che
lasciano un segno indelebile nel cuore. (ANSA).