VOLEVO SOLO NASCONDERMI di Giorgio
Diritti sbanca ai David di Donatello con sette statuette (film,
regia, attore protagonista Elio Germano, scenografia,
fotografia, acconciatore e suono). Grande sconfitto invece
HAMMAMET di Gianni Amelio che conquista solo il trucco (aveva 14
candidature), mentre L'INCREDIBILE STORIA DELL'ISOLA DELLE ROSE
di Sidney Sibilia si porta a casa tre premi: miglior attrice non
protagonista e attore non protagonista (andati rispettivamente a
Matilda De Angelis e Fabrizio Bentivoglio) e effetti visivi.
Stesso destino per MISS MARX di Susanna Nicchiarelli che ottiene
miglior costumi, compositore e produttore. E tutto questo in
un'edizione, la 66/ma, con film necessariamente 'stagionati'
dalla pandemia, ma piena di autentiche emozioni. La serata,
opportunamente declinata sullo spettacolo in diretta su Rai1 con
la conduzione di Carlo Conti, così non delude grazie alle
performance di premiati e non, come Sophia Loren, Sandra Milo
(David alla carriera), Monica Bellucci e Diego Abatantuono
(David Speciale) a cui si aggiunge una Laura Pausini, che canta
dal Teatro dell'Opera di Roma 'Io si' (singolo premiato agli
ultimi Golden Globes e candidato agli Oscar) e, infine, nel
segno della cronaca le targhe David d'onore a tre
professionisti sanitari, Silvia Angeletti, Ivanna Legkar e
Stefano Marongiu per il loro impegno nella battaglia contro la
Pandemia. Tra i momenti più suggestivi, quello davvero
commovente della figlia giovanissima di Mattia Torre, Emma, che
ricevendo il premio per la miglior sceneggiatura di FIGLI per il
padre prematuramente scomparso ("bravo papà") lo dedica "alla
mamma che non arrende mai e al fratellino Nico" tra la
commozione di tutti, con le telecamere ad inquadrare le lacrime
irrefrenabili di Valerio Mastrandrea, grande amico di Mattia e
protagonista del film con Paola Cortellesi. Ed ancora
commozione per una fragile ed emozionata Sophia Loren, miglior
attrice protagonista con LA VITA DAVANTI A SÈ diretta dal
figlio Edoardo Ponti che le ha stretto la mano per tutta la
serata: "Pensare - dice con voce spezzata - che un altro David
l'ho preso sessanta anni fa e, nonostante questo, sembra la
prima volta, l'emozione e la gioia sono le stesse. Forse sarà
il mio ultimo film - aggiunge l'attrice 86enne molto emozionata
- ma ho ancora voglio di farne un altro: senza il cinema non
posso assolutamente vivere". C'è poi l'omaggio a Gigi Proietti,
una standing ovation guidata dal suo allievo e amico Enrico
Brignano e quello del figlio di Ennio Morricone, Andrea, al
padre dirigendo dal Teatro dell'opera brani da NUOVO CINEMA
PARADISO e C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA a MISSION. Tra gli altri
premi, Pietro Castellitto è il miglior regista esordiente per I
PREDATORI e vince anche il suo MI CHIAMO FRANCESCO TOTTI di Alex
Infascelli come miglior documentario. TOLO TOLO di Zalone, oltre
a ricevere il David dello spettatore si porta a casa un po' a
sorpresa con Immigrato anche la miglior canzone originale
battendo Laura Pausini.
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