"Il governo monitora, controlla ma
devo dire che il sistema bancario italiano appare solido, i
problemi stanno altrove". Lo ha detto il ministro dell'Economia,
Giancarlo Giorgetti, a margine del giuramento degli allievi
della Gdf, interpellato sulla crisi che attraversano le banche
in Europa e negli Usa. "Naturalmente non trascuriamo il fatto
che in un mercato globale come quello finanziario l'infezione
può dilagare, quindi quello che fa il governo con le autorità di
vigilanza è stare in continuo contatto e dare quello che è
giusto dare come governo, cioè un segnale di fiducia e sicurezza
ai risparmiatori", ha concluso.
"Il governo è sempre pronto per i provvedimenti, siamo
inseriti in un sistema come quello europeo che ha delle regole e
un sistema di controlli ma ribadisco che fino a questo momento
per quanto riguarda il sistema bancario non abbiamo segnali di
preoccupazione", ha comunque puntualizzato il ministro a chi
chiedeva se il governo fosse pronto a intervenire in caso di
contagio del sistema
bancario italiano dalla crisi in Europa e negli Usa. Giorgetti
ha ammesso che sui mercati "l'infezione può dilagare" ma "i
problemi che hanno avuto a esempio in Svizzera con Credit Suisse
riguardano delle fattispecie che non sono tipiche della banche
italiane". "Per questo motivo al momento non abbiamo segnali di
preoccupazione", ha concluso.
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