"Abbiamo lanciato nuove progettualitàe investimenti in collaborazione con il Politecnico, perché sempre di più la formazione per noi diventa fondamentale, che non vuol dire esclusivamente lavorare su tematiche digitali ma integrarle con competenze più tradizionali. Dai primi mesi successivi all'estate, quindi, daremo ulteriormente il nostro contributo in percorsi accademici in ambito digitale e analytic e percorsi di mentoring per studenti all'ultimo anno della scuola secondaria". Lo ha detto Nicola Panarelli, responsabile del centro di Bari EY Business & Technologies Solutions, annunciando i progetti futuri della sede barese di EY.
"Bari - ha ricordato Panarelli - è stato per noi un investimento circa tre anni fa. L'idea iniziale era quella di creare un polo, un hub, per investire su competenze tecnologiche e innovative da poter servire ai nostri clienti su progettualità di trasformazione digitale. L'ambizione iniziale era di circa 200 persone in un paio d'anni e abbiamo più raddoppiato quell'obiettivo, superando le 500 persone e ci stiamo dando un obiettivo molto sfidante di arrivare a 1.500, triplicando in brevissimo tempo i nostri spazi". Panarelli ha poi ricordato che dei 500 professionisti che lavorano nell'hub di Bari l'85% esce da percorsi in ambito Stem e più del 50% sono donne, con una età media di 27 anni. E' a Bari, inoltre, che "abbiamo disegnato, sviluppato ed è gestione una piattaforma tecnologica per supportare i nostri clienti nell'entrare nei vari bandi del Pnrr".
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EY