"L’Italia è attrattiva. È riuscita ad esserlo nell’anno difficile del 2020, con una performance del +5% di progetti di investimento diretto estero annunciati e in fase di implementazione, in alcuni casi con un trend migliore di altre grandi economie europee, tra cui Regno Unito e Francia. Anno su anno, l’incremento dei progetti in Italia ha segnato uno stacco in parziale controtendenza rispetto alla media europea. Così l'ad di EY in Italia e managing partner dell’area mediterranea, Massimo Antonelli, commentando i risultati dell’EY Attractiveness Survey. “Se è vero che questo è un segnale positivo di ripresa, la porzione degli investimenti diretti esteri destinati al nostro Paese rimane comunque limitata. C’è necessità - avverte - che le migliori risorse dell’Italia siano convogliate per rendere il Paese più attrattivo e competitivo a livello internazionale. Bisogna ricreare un clima generale di fiducia, soprattutto ora che le sfide del rilancio promosso tramite il Next Generation EU sono prossime, e avranno un impatto forte sulla competitività dell’Europa intera. Serve un esercizio collettivo da parte di istituzioni e aziende affinché questo segnale positivo sia stimolo alla crescita e possa diventare strutturale”.
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EY