Il gruppo Lunelli "vuole essere un polo dell'eccellenza del bere italiano". E "non escludiamo ulteriori acquisizioni in futuro". Lo ha detto Matteo Lunelli, amministratore delegato dell'azienda di famiglia, che alle bollicine Ferrari ha affiancato altri marchi come la grappa Segnana, il prosecco superiore Bisol1542, l'acqua minerale Surgiva, i vini fermi di Tenute Lunelli e la cedrata Tassoni. "Nel breve periodo siamo gia' molto impegnati sulle nostre aziende e non stiamo cercando attivamente. Pero' la visione del gruppo ci portera' a guardare nuovi dossier", ha aggiunto Lunelli, spiegando che il mondo del vino "sara' uno dei target principali". "Il vino e' la nostra storia, la nostra passione. Abbiamo le Tenute Lunelli in Umbria, Toscana e Trentino. Se ci fossero dei marchi che condividono i nostri valori, possono essere interessanti", sia nel mondo dei vini rossi che dei vini bianchi, precisa l'imprenditore trentino, che poi con una battuta afferma: "ad esempio, adoro il Barolo o il Barbaresco, ma non e' facile fare acquisizioni in Italia". Nel settore del vino "abbiamo visto una domanda molto forte, in uscita dalla pandemia, che ha portato a una forte crescita fino ad ora - ha detto Lunelli -. Oggi soprattutto la classe media in Italia sta soffrendo per l'inflazione e ci aspettiamo che questo possa avere un impatto sui consumi". Interpellato sui prezzi, l'a.d. ha risposto: "siamo stati costretti come tutte le aziende del nostro settore a rivedere i listini, perche' tutti i nostri costi di produzione sono in aumento, dal vetro alla carta, fino ai trasporti e l'energia"
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EY