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Alluvione, bagno di folla per Mattarella in Romagna. 'Tutta l'talia vi è vicina'

Il capo dello Stato a Modigliana, Forlì, Cesena, Ravenna, Lugo e Faenza. 'La sua sua presenza è per noi una carezza' recita un cartello tenuto da alcuni studenti. I bimbi a Forlì cantano Romagna mia

Dopo Cesena, Sergio Mattarella arriva a Ravenna, la città dove per diversi giorni le periferie sono state allagate da fiumi e canali.  "La sua presenza qui è il miglior ringraziamento dello Stato", ha detto il sindaco di Ravenna Michele de Pascale al presidente Sergio Mattarella. "Oltre agli indennizzi chiediamo le opere necessarie a evitare gli effetti dei cambiamenti climatici" ha aggiunto il primo cittadino. De Pascale ha spiegato che 60 chilometri quadrati sono stati allagati, e che con l'evacuazione preventiva sono state allontanate da casa circa 32.000 persone. "Abbiamo fatto tutto il possibile con un lavoro di squadra e uno spirito eroico - ha detto il sindaco - Ci hanno aiutato anche Slovenia, Slovacchia, Francia e Belgio. L'acqua è tornata nei suoi argini, colpendo molti territori ma salvando la città". "Tornerete come prima, i vostri prodotti sono irrinunciabili" ha detto Mattarella a un rappresentante della Coldiretti che gli ha donato alcuni prodotti delle campagne del Ravennate colpite dall'alluvione di due settimane fa. Al capo dello Stato è stato consegnato un cesto con frutta e olio locali: "Siamo colpiti ma reagiamo, noi lavoriamo sempre ma abbiamo bisogno anche del vostro aiuto", ha detto un giovane agricoltore. "Immagino bene la tensione di quelle ore e di quei giorni in cui non c'è stato riposo, nessuna pausa. La fatica deve essere stata davvero immane. Le condizioni climatiche sono sempre più preoccupanti e il nostro Paese dovrà preoccuparsi di organizzare delle difese preventive per fenomeni di questo genere, più di quanto non sia avvenuto sin qui". Lo ha detto il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Ravenna."Questo è un territorio di grande importanza per l'Italia, non solo per le sue dimensioni, per la storia per la vivacità del tessuto urbano e delle contrade agricole. Tutto questo richiede una ripartenza veloce, immediata, senza pause. Naturalmente con l'aiuto di tutte le istituzioni a partire da quella centrale, con l'aiuto già programmato dal governo che è impegnativo ed importante. Bisogna fare in modo che non vi siano sentimenti di resa, di abbandono" ha precisato il capo dello Stato.

 

LA DIRETTA

 

 

 

 

 

Mattarella a Cesena, volontari gli donano il gilet con la scritta 'tin bota'

Mattarella ha poi raggiunto Lugo di Romagna, un altro centro che due settimane fa ha subito un importante allagamento. Accolto dal sindaco Davide Ranalli, oltre che dal presidente della provincia e sindaco di Ravenna Michele de Pascale, Mattarella ha visitato il teatro 'Rossini', che ha subito danni a causa dell'acqua: 'Tornerà come prima' .

Infine il presidente della Repubblica raggiunge Faenza, ultima tappa del suo viaggio. Nell'aula del consiglio comunale lo attendono, in fascia tricolore, i sindaci del territorio. Oltre al primo cittadino faentino, Massimo Isola, anche Matteo Lepore, sindaco di Bologna e Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e presidente Anci regionale dell'Emilia-Romagna. A Faenza è esondato il Lamone, la notte tra il 16 e il 17 maggio, e l'acqua è entrata in centro storico, fermandosi a poche decine di metri dalla piazza.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Cesena per incontrare i volontari, che alla scuola Don Milani hanno allestito un centro di raccolta di beni di prima necessità per le vittime dell'alluvione. Il presidente è stato accolto dal sindaco Enzo Lattuca e dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. Poi si è fermato per salutare i bambini nel cortile della scuola, dove è stato esposto uno striscione con la scritta 'I care', il motto di impegno civico caro al priore di Barbiana al quale la scuola è dedicata. "Non ho parole per ringraziarvi. Quello che avete fatto è di una straordinaria importanza, è un esempio di solidarietà e di impegno comune e generosa disponibilità". Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è rivolto ad alcuni volontari e operatori del soccorso. Uno di loro ha donato al capo dello Stato un'uniforme, un giubbino arancione: "Questo è un omaggio, è una protezione per tutti noi e vogliamo condividerla con lei", ha detto. Al capo dello Stato è stato donato anche un gilet giallo utilizzato da chi presta soccorso, con la scritta 'tin bota', l'incoraggiamento in dialetto romagnolo diventato lo slogan della resistenza dopo l'alluvione. Lo hanno regalato i volontari del centro di smistamento alla scuola 'don Milani' di Cesena al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "La sua presenza ci incoraggia", hanno detto.

 

Mattarella in Emilia-Romagna, applausi e ovazioni a Forli': 'Non rimarrete soli'

"Tutta l'Italia vi è vicina e non sarete soli nella ricostruzione che deve essere veloce". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Forlì. "Questa è una piazza che ha visto tanti momenti importanti e questo è un momento impegnativo e difficile. Ho visto quanto ci sia da riprendere con coraggio ed impegno e so che ce la farete perchè questa è la volontà di queste contrade. Tutta l'Italia vi è vicina e non sarete soli nella ricostruzione che deve essere veloce. C'è l'esigenza che si rilanci. E' un'esigenza nazionale e potete essere certi che ci sarà tutto l'appoggio costante". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Forlì. "Questo è un momento impegnativo, difficile. Ho visto tante ferite del territorio. So bene quanto, per quanto riguarda molte abitazioni, molte aziende, le strade, sia da riprendere con coraggio e decisione per rilanciare la vita comune" ha precisato Mattarella, parlando da Forlì.

Mattarella in Emilia-Romagna, prima tappa a Modigliana

Bagno di folla per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha scelto la piccola Modigliana come prima tappa della sua visita in Romagna, per testimoniare la solidarietà dello Stato alle terre alluvionate. Nel borgo devastato dalle frane, il Capo dello Stato percorre le vie del centro storico insieme al sindaco Jader Dardi, che in fascia tricolore gli mostra le zone danneggiate. Durante il giro per le vie del paese, Mattarella ha salutato cittadini che gli hanno tributato applausi e ovazioni. Prima di arrivare aveva sorvolato la zona.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in piazza Saffi a Forlì per il primo incontro istituzionale della sua giornata nelle zone della Romagna colpita dalle alluvioni e alcuni bambini lo accolgono cantando l'inno di queste zone 'Romagna Mia'. Scolaresche con i cappellini colorati sventolano bandierine tricolore, mostrano cartelli e disegni che hanno preparato per salutare il Capo dello Stato. "Romagna mia" e "Tin bota" alcune delle scritte che ritornano nel cuore di Forlì, due settimane dopo l'alluvione.

LA POLEMICA - "Sono contento che anche il Presidente della Repubblica sia oggi sui luoghi alluvionati, come ha fatto tutto il governo e come ha fatto per due volte la presidente del Consiglio. Peccato che oggi non ci sia nessuno del governo a illustrare al Capo dello Stato le criticità, nessuno è stato invitato. Non fa niente, l'importante è arrivare ai risultati". Così il ministro della Protezione civile e delle politiche del mare, Nello Musumeci, a Rainews24. A chi gli chiedeva perché in Emilia Romagna con Sergio Mattarella non c'è nessun rappresentante del governo, Musumeci ha replicato: "questo non lo so, non è stato invitato".  "Il presidente della Repubblica nelle visite nei territori italiani non impone la presenza di esponenti del governo. Essa, peraltro, è sempre gradita dal Presidente Mattarella. È così da sempre, dall'inizio del primo settennato". Così il consigliere per la stampa del Quirinale Giovanni Grasso risponde a chi gli chiede della polemica del ministro Nello Musumeci su un mancato invito rivolto al governo. "Il Quirinale in occasioni del genere non ha mai fatto inviti. Ma se qualcuno vuol venire è benvenuto".

Il Capo dello Stato raggiungerà il borgo dell'Appennino forlivese dove lo attenderanno il sindaco Jader Dardi e i cittadini, poi sarà a Forlì, per incontrare i volontari che hanno lavorato nell'emergenza e la giornata si concluderà nel pomeriggio con i sindaci del territorio a Faenza, dove l'acqua del Lamone ha invaso varie zone del centro storico, nella notte tra il 16 e il 17 maggio. Ma nel corso della giornata ci saranno altre tappe e incontri con la popolazione: probabilmente Cesena, Lugo, Ravenna. "Credo sia un bellissimo messaggio verso la gente e le popolazioni perché il presidente della Repubblica gode di stima, di rispetto, per tutto quello che ha saputo dimostrare e sta dimostrando", ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. "Lo devo ringraziare - ha proseguito - lo scorso anno in occasione del decennale del terremoto, venendo a Medolla e poi a Finale Emilia, nei due epicentri delle due scosse del 20 e del 29 maggio disse 'l'Italia deve essere grata all'Emilia, agli emiliano-romagnoli e alla sua gente per quello che hanno dimostrato'. Abbiamo avuto una ricostruzione esemplare e ora vogliamo fare la stessa cosa".


   Mattarella ha annunciato che devolverà la somma legata al Premio Paolo VI alla Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel Riminese, e alle sue case di accoglienza colpite dalle alluvioni. La visita del presidente della Repubblica arriva dopo quella della premier Giorgia Meloni, il 21 maggio e quella della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il 25. "Per la nostra comunità - dice Dardi, sindaco di Modigliana - assume un valore di grande importanza per la rinascita e la ricostruzione delle infrastrutture del nostro Comune.
   

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