Le forze di sicurezza iraniane hanno
arrestato l'attivista Faezeh Hashemi, figlia dell'ex presidente
Akbar Hashemi Rafsanjani, per il suo sostegno alle proteste
scaturite dalla morte della 22enne Masha Amini dopo il suo
arresto da parte della polizia morale per non aver rispettato le
regole del codice di abbigliamento per le donne iraniane. Lo
riporta la Dpa.
Secondo le informazioni dell'agenzia di stampa Tasnim,
Hashemi è stata "arrestata" dai servizi di sicurezza per il suo
sostegno alle ondate di proteste nella capitale Teheran. Aveva
cercato di motivare le donne a partecipare, secondo questa
agenzia. Una presa di posizione che è considerata un reato
penale in Iran.
Hashemi, 59 anni, è stata per anni una voce critica del
sistema islamico. Ex parlamentare e rappresentante ufficiale
dello sport femminile è nella lista nera iraniana ed è già stata
arrestata varie volte in passato. Attivista, ha sempre espresso
la sua contrarietà all'obbligo di portare il velo, sebbene ne
indossi uno lei stessa. È stata anche la direttrice del
quotidiano San (Woman), che però è stato chiuso nel 1999 per le
sue opinioni femministe.
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