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Mondo

In collaborazione con l’Ambasciata del Kazakhstan

Il mondo celebra il 1150esimo anniversario di Al-Farabi

Aristotele d'Oriente, ci ha lasciato un pensiero ancora attuale

ROMA

(ANSA) - ROMA, 31 OTT - Un cittadino globale ante litteram, un filosofo dal grande spessore scientifico e spirituale che con il suo pensiero ha avvicinato Oriente e Occidente al di là delle loro differenze, con un'impostazione razionalmente armonica del mondo che ne fa un Aristotele del Medioevo: è Abu Nasr Al-Farabi, di cui quest'anno ricorre il 1150esimo anniversario.
    A parlare di uno scienziato dall'eredità culturale molto attuale è Zifa-Alua Auezova, arabista, turcologa, traduttrice di letteratura medievale dell'Oriente e autrice di numerose pubblicazioni.
    "I trattati di Al-Farabi coprono la più ampia gamma di argomenti scientifici e sono giustamente definiti raccolta enciclopedica. Il suo patrimonio scientifico, che ha la propria origine nella filosofia greca antica, ha ispirato pensatori europei come, ad esempio, il filosofo e teologo Tommaso d'Aquino, vissuto nel XIII secolo e poi canonizzato dalla Chiesa cattolica".
    Nato e cresciuto nel mondo musulmano del IX secolo, Al-Farabi era una figura fuori dagli schemi, con un pensiero che andava oltre i dettami dei suoi tempi. Auezova ricorda i suoi studi a Baghdad, centro scientifico e culturale del Califfato con un'ampia varietà di movimenti intellettuali e di trattati dalla diversa provenienza ma disponibili nella traduzione araba.
    "Al-Farabi è riuscito a creare una sintesi intellettuale molto moderna e interessante di visioni del mondo musulmane, cristiane e precristiane attraverso la scienza".
    Interessato a comprendere il posto dell'uomo nell'Universo, Al-Farabi, secondo la studiosa, può essere definito "Maestro della conoscenza di sé". I suoi scritti spaziano in varie aree dello scibile umano, tutte unite da una "immagine del mondo", il rapporto tra le persone e l'origine comune, il significato della loro esistenza e il loro scopo nella vita. Secondo Al-Farabi, infatti, l'origine di tutto parte da Dio (Ragione), e questo "spiega il rapporto tra il divino e gli esseri viventi, parla dell'unità del mondo e del posto dell'uomo in esso. Dobbiamo provare a unirci, trovare una connessione, riunire e considerare tutto nel suo insieme: questa è una delle principali idee guida di Al-Farabi. Allo stesso tempo, tutto ciò che esiste ha un posto speciale, a seconda del suo scopo", specifica Auezova, che ricorda come se "Dio è una mente che riflette su sé stessa, allora l'uomo creato da lui si batte dalla nascita per la conoscenza. È stata l'attività intellettuale di Dio che ha portato alla creazione dell'Universo. Per Al-Farabi, questo non è il risultato accidentale di un'esplosione, ma una parte del Cosmo creata da un intelletto".
    Ne consegue che ognuno può realizzarsi come una piccola parte dell'intelletto del mondo e che non ci si deve dividere dall'altro o screditarlo, ma essere consapevoli del proprio coinvolgimento in tutto quello che accade e con la vita degli altri. Questo concetto si ricollega a quello di armonia di Al-Farabi, che si è occupato anche di musica. Per capire quanto il pensiero del filosofo vada lontano, Auezova analizza il suo contrario: la disarmonia, infatti, "conduce a una violazione dell'integrità in una persona e nei rapporti tra religioni e nazioni, portando le persone alle guerre, al caos".
    Al-Farabi non parla direttamente di guerra e pace, ma la sua visione del mondo mutuata dagli studi di logica fa concludere che "l'Universo è l'esistenza senza conflitto", perché "una persona armoniosa che realizza il suo posto nell'Universo, semplicemente non può arrivare alla guerra". Un'eredità di pensiero che ha ispirato un grande numero di menti in tutto il mondo. "L'integrità dell'individuo nella costruzione di relazioni con altre persone e tra le nazioni, l'acquisizione di conoscenze sul mondo: questi sono i vettori che uniscono in ogni momento le persone. E una tale visione del mondo può salvarlo".
    A 1150 anni di distanza temporale, insomma, tra tensioni religiose tornate tragicamente in primo piano, Al-Farabi rimane a pieno titolo un filosofo contemporaneo. (ANSA).
   

In collaborazione con l’Ambasciata del Kazakhstan

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