Il governo della Sierra Leone ha
deciso di appoggiare un disegno di legge per legalizzare
l'aborto e porre fine alla legge dell'era coloniale
che lo vieta. Lo riporta il Guardian sottolineando che la
decisione è stata salutata come "monumentale" dalle donne e
dagli attivisti che si battono per la causa.
Il presidente Julius Maada Bio ha affermato che il suo
gabinetto ha appoggiato all'unanimità un disegno di legge sulla
maternità senza rischi, che amplierebbe l'accesso all'aborto in
un Paese in cui le interruzioni di gravidanza sono consentite
solo quando la vita di una madre è a rischio.
Gli attivisti sperano che il disegno di legge, che ora è in
fase di stesura, venga presentato al parlamento entro settembre
e approvato quest'anno.
"In un momento in cui i diritti alla salute sessuale e
riproduttiva delle donne vengono revocati o minacciati, siamo
orgogliosi che la Sierra Leone possa ancora una volta guidare
con riforme progressiste", ha affermato il presidente Bio,
riferendosi alla decisione della corte suprema degli Stati Uniti
di ribaltare il diritto costituzionale all'aborto.
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