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Francia: Macron inaugura museo dedicato all'affaire Dreyfus

Nella casa dello scrittore Emile Zola alle porte di Parigi

Il presidente francese, Emmanuel Macron, si reca domani a Médan, nel dipartimento francese di Yvelines, non lontano da Parigi, per inaugurare il primo museo dedicato all'affaire Dreyfus, situato nella casa museo dello scrittore Emile Zola, difensore di Alfred Dreyfus e padre del celebre 'J'accuse!' pubblicato nel giornale L'Aurore.

Questo luogo di memoria che apre le porte al pubblico giovedì ha l'ambizione di perpetuare il ricordo di Zola e di Alfred Dreyfus, vittima di una odiosa macchinazione giudiziaria e antisemita che risale al 1894. Dopo le indecenti accuse di tradimento e spionaggio a favore della Germania mosse nei confronti del capitano alsaziano di origine ebraiche, Dreyfus venne finalmente riabilitato nel 1906. Il museo presenta oltre 500 documenti (oggetti, manoscritti, fotografie, canzoni, poster, volantini...) che ripercorrono quello che fu il più grande conflitto politico e sociale della Terza Repubblica francese.

Sempre giovedì, riaprirà la Maison Zola, la maestosa Villa restaurata dopo dieci anni di lavori acquistata dallo scrittore di padre veneziano nel 1878 e dove scrisse numerose sue opere. La creazione del museo e il restauro della dimora di Zola sono stati finanziati dall'uomo d'affari Pierre Bergé, compagno di Yves Saint Laurent, come anche dalla Fondazione per la memoria della Shoah e dalla Delegazione interministeriale per la lotta contro il razzismo, l'antisemitismo e l'odio anti-LGBT (Dilcrah).

Il museo sarà meta di tante visite scolastiche per trattare questioni legate "all'antisemitismo, al razzismo, all'emarginazione, il funzionamento della giustizia, del ruolo dei media e dei social network e il ruolo degli intellettuali in democrazia", spiega al giornale Le Parisien, Louis Gautier, presidente dell'associazione Maison Zola-Musée Dreyfus.

   

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